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‘Ndrangheta, arrestato il boss Sebastiano Pelle: era solo al porto di Reggio Calabria

Pelle, ricercato per traffico internazionale di droga dal 1995, era lo stratega dell’omonima cosca di San Luca. Arrestato al porto di Reggio Calabria dopo due anni di ricerche degli inquirenti. A Vibo Valentia sgominata un’associazione a delinquere di usurai.
A cura di Susanna Picone
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'Ndrangheta, arrestato il boss Sebastiano Pelle: era solo al porto di Reggio Calabria

È finita ieri sera a Reggio Calabria la lunga latitanza del boss della ‘ndrangheta Sebastiano Pelle, trovato ed arrestato dal comando provinciale dei carabinieri e del Ros. Il boss, 57 anni e a capo dell’omonima cosca di San Luca, era ricercato dal 1995 ed è stato trovato intorno alle 21.30 nei pressi del porto di Reggio Calabria: era solo e sembra non aver opposto resistenza alla cattura dei carabinieri che, negli ultimi mesi avevano accelerato il ritmo delle ricerche soprattutto nella zona di San Luca dopo che era stato ritrovato un bunker che gli inquirenti hanno immaginato avesse ospitato Pelle.

Gli inquirenti, per il momento, non hanno ancora chiarito cosa ci facesse da solo in quel luogo senza la protezione di qualcuno degli affiliati alla sua cosca ma l’ipotesi è che avesse appuntamento con qualcuno.

Per Sebastiano Pelle una latitanza durata 16 anni

Sebastiano Pelle era ricercato per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di armi e sostanze stupefacenti ed era stato inserito nel programma speciale ricerca latitanti di massima pericolosità del Ministero dell’Interno; a suo carico ha una condanna a 14 anni di reclusione.

Negli ultimi tempi lo si credeva all’estero e le ricerche si erano infatti soffermate soprattutto nei Paesi Bassi, dove le cosche di San Luca hanno trovato un’importante copertura.

L’arresto di Pelle rappresenta una vittoria importante contro la ‘ndrangheta che, come ha spiegato Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria che ha coordinato le indagini, “dimostra la capacità dello Stato di mantenere e rafforzare il controllo del territorio e di rendere effettive le decisioni prese come sentenze di condanna o misure cautelari”.

Anche il Ministro dell’Interno Roberto Maroni si è soffermato sull’arresto di Pelle confermando come rappresenti “un duro colpo alla criminalità organizzata”.

Dieci arresti a Vibo Valentia

Altri arresti anche a Vibo Valentia dove la Guardia di Finanza e i carabinieri hanno sgominato un’associazione a delinquere finalizzata all’usura aggravata, all’abusiva intermediazione finanziaria e all’estorsione ai danni di tre imprenditori. I dieci usurai arrestati applicavano tassi di interesse fino al 1500% e si facevano ripagare i prestiti anche con auto di lusso, da qui il nome dell’operazione “Business Cars”.

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