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Napolitano scrive alle Camere: “La legge elettorale non è più rinviabile”

Il Presidente della Repubblica scrive a Fini e Schifani esortandoli ad intervenire nei confronti dei capigruppo affinché venga presentato al più presto un pacchetto di riforma elettorale da discutere in Aula.
A cura di Antonio Palma
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Non è più tempo di tergiversare, il nodo della legge elettorale va affrontato al più presto portando in Parlamento una nuova proposta di legge da discutere in Aula, è questa in sostanza la presa di posizione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che stanco dei continui rinvii ha preso carta e penna e scritto ai due Presidenti di Camera e Senato. Nella missiva indirizzata a Fini e Schifani il Capo dello Stato lamenta il trascorrere delle settimane senza che si concretizzi nulla nonostante la maggior parte dei partiti abbia espresso la volontà di sostituire l'attuale legislazione in merito alle elezioni dei rappresentanti di Camera e Senato. La legge elettorale come più volte è stato ribadito non è gradita ai cittadini che in massa hanno firmato la proposta di referendum per abolire il cosiddetto Porcellum ma i partiti non si decidono ad intervenire.

Napolitano ricorda l'impegno assunto dai partiti nei suoi confronti – "Debbo ricordare che su questa materia (e più in generale su quella di possibili modifiche istituzionali) consultai nel gennaio scorso i rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, ricevendone indicazioni largamente convergenti anche se non del tutto coincidenti a favore di una nuova legge elettorale" ha ricordato Napolitano alla seconda e terza carica dello stato, esortandoli ad intervenire nei confronti dei presidenti dei gruppi parlamentari affinché venga dato seguito a quell'impegno. Il serio rischio è che nonostante nessuno voglia il Porcellum, i veti incrociati portino alle urne con il vecchio sistema elettorale anche perché la legislatura è agli sgoccioli e una trattativa così complessa non è facile da portare a termine. Un confronto che, ha avvertito Napolitano, una volta concordati  gli obiettivi comuni "è bene non resti ulteriormente chiuso nell'ambito di consultazioni riservate tra partiti".

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