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Ztl Dante verso la riattivazione dal 10 novembre. Ma le cose potrebbero cambiare

Le proposte con possibili correttivi in consiglio alla II Municipalità il 2 novembre. Ma la decisione finale spetterà a Palazzo San Giacomo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La Ztl Dante tornerà attiva da giovedì 10 novembre 2022, al termine della proroga di 40 giorni di pre-esercizio delle telecamere. La Ztl è stata ripristinata dal Comune, ma solo in via sperimentale e senza elevare multe, il 15 settembre scorso, dopo due anni di stop. Era stata sospesa a settembre 2020, infatti, dopo il crollo avvenuto alla Galleria Vittoria. Sospensione poi proseguita dopo l'apertura della Galleria per consentire di ultimare i cantieri Unesco in via San Giovanni a Carbonara.

Ztl Dante sì o no: decide il Comune

Il 1 ottobre il Comune ha concesso 40 giorni in più di pre-esercizio, che scadono la prossima settimana. Nel frattempo, è stata fatta un'attività di ascolto del territorio per condividere la decisione anche con abitanti e categorie e sono stati raccolti i dati sul traffico e sull'inquinamento, per capire se la Ztl va ripristinata come era fino a due anni fa o eventualmente cambiata. Il Consiglio della II Municipalità si riunirà mercoledì 2 novembre per dare il proprio parere, alla luce dei dati raccolti, che però non sarà vincolante. L'ultima parola spetterà, infatti, alla giunta del sindaco Gaetano Manfredi. Al netto di una nuova possibile proroga, le ipotesi quindi sono tre: ripristinare la Ztl così com'era due anni fa, cancellarla del tutto, come chiedono diversi consiglieri comunali, a cominciare dal presidente della commissione Trasporti, Nino Simeone, oppure ripristinarla con dei cambiamenti.

Le proposte su come cambiare il dispositivo

Ma quali potrebbero essere le novità sulla Ztl Dante? "Noi siamo una Municipalità a trazione ambientalista ed ecologista – spiega a Fanpage.it Roberto Marino, presidente della II Municipalità Avvocata-Montecalvario – Abbiamo raccolto dati e voci. Siamo stati gli unici a portare avanti un discorso di confronto condiviso con tutti i soggetti: IV Municipalità, associazioni di categoria e ambientaliste, residenti, attività commerciali e imprese, sigle sindacali dei tassisti. Abbiamo chiesto pareri agli uffici tecnici, lavorati dalle commissioni lavori pubblici e attività produttive. Il 2 novembre ci sarà il consiglio di municipalità per fare una sintesi. Ma non è la municipalità a decidere su questo punto. Vedremo se emettere o meno un parere, che non è obbligatorio".

Quali sono i risultati? "Nei pareri acquisiti ci sono pro e contro – prosegue Marino – Ma come linea di massima c'è un parere di godere di un sistema di limitazione del traffico, magari con una serie di correttivi per limitare le criticità".

Qualche esempio?

  • Renderla gratuita per residenti e titolari attività commerciali.
  • Lasciare il transito libero in caso di sciopero di trasporti pubblici o manifestazioni programmate.
  • Uniformare gli orari con altre Ztl per evitare meccanismi di multe confusionari (l'orario della Ztl Dante prima della sospensione era 9-18).
  • La volontà di estendere le pedonalizzazioni da piazza Carità a piazza Dante.
  • Istituire il doppio senso di marcia in piazza Museo per chi viene da via Salvator Rosa e via Santa Teresa degli Scalzi, al fine di decongestionare via Broggia e via Costantinopoli

L'Arpac: "Senza Ztl aumenta lo smog"

Tra i pareri arrivati, riferisce Marino, anche quello dell'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania, che ha riportato i valori di impatto acustico e atmosferico della centralina Museo. Lo studio riguarda gli anni 2019-'21, che possono essere stati influenzati, però, anche dal periodo Covid. "Secondo il report – spiega Marino – nella zona Museo, il biossido di azoto ha superato nettamente i limiti previsti dal decreto legge 2010, mentre nel 2019 era entro il limite consentito. La centralina si trova comunque a 450 metri da piazza Dante. Si potrebbe pensare ad un accordo tra Arpac e Comune per posizionare una centralina mobile nella Ztl Dante. L'Arpac ritiene che lo sforamento sia dovuto alla concentrazione del traffico veicolare".

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