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Bloccata la Napoli-Roma con 500 camion, protesta dei mercatali sulla A1 altezza Nola

Nuova protesta dei mercatali in Campania contro la zona rossa. Questa mattina due colonne di circa 500 camion, la prima all’altezza di Nola, la seconda di Caserta, hanno bloccato l’autostrada A1 in direzione Napoli-Roma. Non si tratta di un blocco vero e proprio ma di un rallentamento del traffico dovuto al fatto che la colonna dei camion procede lentamente. Si registrano code di diversi chilometri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Nuova protesta dei mercatali in Campania contro la zona rossa. Questa mattina due colonne di circa 500 camion, la prima all'altezza di Nola, la seconda di Caserta, hanno bloccato l'autostrada A1 in direzione Napoli-Roma. Non si tratta di un blocco vero e proprio, ma di un rallentamento del traffico dovuto al fatto che la colonna dei camion sta procedendo a marcia lenta. Si registrano code di diversi chilometri. La manifestazione è stata organizzata da Ana Ugl (Associazione Nazionale Ambulanti). I mercatali della Campania tornano a manifestare una settimana dopo la prima protesta sono tornati nuovamente a bloccare l'autostrada A1 dove si registrano disagi alla circolazione tra Napoli e Caserta. Si è creato un blocco fisiologico sull'autostrada A1 due carovane di furgoni, il primo con oltre 100 furgoni verso Caserta Nord e Santa Maria Capua Vetere. Il secondo, dietro, dove c'è un'altra colonna con circa 400 furgoni che ha rallentato e di fatto bloccato tutto il traffico proveniente da Napoli, Salerno e Reggio Calabria. Sul posto anche la Polstrada.

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Rosato (Ana): "Basta colpire chi lavora"

"La carovana dei furgoni promossa dagli ambulanti dell'Ana Ugl Campania lungo l'Autostrada A1 Roma Napoli – spiega Marrigo Rosato, segretario del sindacato – ha di fatto diviso in due l'Italia. L'esasperazione degli ambulanti ha superato ogni limite di sopportazione ed è sfociata in una massiccia partecipazione a cui hanno preso parte circa 1000 ambulanti con i loro furgoni provenienti dai Comuni dell'area vesuviana (San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e Pagani), dal Vallo di Diano e dal Cilento, e dal Casertano. Dopo oltre un mese di lockdown in cui i mercati sono chiusi, le fiere mai aperte da oltre un anno, si sono trovati con un solo slogan: mai più chiusi. Dicono basta alle chiusure farlocche ed alle discriminazioni con i Centri Commerciali ed i Megastore aperti che non producono effetti nel contrasto alla pandemia. I mercati sono luoghi sicuri perché si svolgono all'aperto".

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ANA-UGL rivolge un appello "al Governo ed alla Regione Campania: date risposte immediate ad una categoria che non sta ricevendo che briciole dal Governo e che si aspettano decisioni urgenti per la riapertura dei mercati e delle fiere. La mancanza di lavoro ha già prodotto la chiusura di oltre 2.000 piccole attività ambulanti in Campania nel solo 2020 e costretto molti a rivolgersi a canali di finanziamento illegali. Bisogna evitare di regalare questa categoria alla criminalità organizzata e dargli una speranza di lavoro e di futuro. Si apra con urgenza un tavolo di crisi nazionale e regionale sul comparto degli ambulanti".

La manifestazione di oggi è stata organizzata da Ana, un gruppo diverso rispetto a quello che ha manifestato la scorsa settimana. Nel blocco della settimana scorsa c'erano gli aderenti al Comitato Autonomo Ambulanti Campania che poi sono stati ricevuti la scorsa settimana a Roma dal Governo e attendono risposte alla loro situazione entro le prossime ore, altrimenti anche quest'altro gruppo ha anticipato che tornerà con nuove manifestazioni di piazza.

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