Whirlpool Napoli, partite oggi le lettere di licenziamento per gli operai di via Argine
Doccia gelata per i dipendenti dello stabilimento di Napoli della Whirlpool: quest'oggi sono infatti partite le lettere di licenziamento, consegnate a mano dagli ufficiali giudiziari ai lavoratori della fabbrica di via Argine. Ieri l'ennesimo vertice al Ministero per lo Sviluppo Economico si è concluso con un nulla di fatto, tra la rabbia delle organizzazioni sindacali. Domani, giovedì 4 novembre, convocata un'assemblea straordinaria degli operai presso lo stabilimento di via Argine. Si attende intanto l'esito del ricorso presentato al Tribunale del Lavoro contro i licenziamenti: la decisione del giudice arriverà nei prossimi giorni. I sindacati hanno anche reso note le lettere di licenziamento arrivate quest'oggi ai primi operai:
Con la presente, Le comunichiamo il recesso della nostra società dal rapporto di lavoro con lei intercorrente con effetto immediato al ricevimento della presente, esonerandola dal prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso contrattualmente a lei spettante.
Rabbia da parte dei lavoratori, che si sentano ancora una volta traditi: "L'azienda si mostra senza valori e senza rispetto", e attaccano anche il Governo: "Il ministro Andrea Orlando si era impegnata a garantire la continuità occupazionale dei lavoratori appena 15 giorni fa. Ieri, non ha confermato l'impegno assunto e verbalizzato allo stesso tavolo". Duro attacco anche da parte dei sindacati: in una nota congiunta Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, e Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli, spiegano che "la tracotanza di Whirlpool non ha limiti", e sulle lettere di licenziamento partite aggiungono:
Questo ennesimo atto di arroganza arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim Fiom Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana. A dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana.
Ed intanto è iniziato anche l'effetto domino sulle aziende dell'indotto: chiude infatti anche la Scame Mediterranea di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, che produceva componenti in plastica in esclusiva per la Whirlpool Napoli: a casa 49 dipendenti dello stabilimento irpino (41 operai e 8 impiegati) ed altri 7 di quello di Napoli (5 operai e 2 impiegati).