Whirlpool Napoli, operai in assemblea a piazza Plebiscito. Il Comune: “Scriveremo a Giorgetti”
Sono tornati in piazza i lavoratori della Whirlpool Napoli, la fabbrica di elettrodomestici il cui sito di via Argine è stato chiuso dall'azienda dopo un lungo braccio di ferro durato mesi, nei quali erano intervenuti anche il Governo e le autorità politiche campane. Ma a far tuonare i sindacati, negli ultimi giorni, è stato l'aumento del volume degli affari della Whirlpool che, tuttavia, si è detta irremovibile: lo stabilimento di via Argine resta chiuso.
E così, dopo il comunicato delle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, i lavoratori si sono radunati in piazza del Plebiscito per sensibilizzare l'opinione pubblica ma, soprattutto, chiedere risposte alla classe politica in un momento particolarmente delicato anche a livello nazionale dal punto di vista economico. Alla manifestazione hanno preso parte anche gli assessori comunali Alessandra Clemente e Giovanni Pagano, rispettivamente assessore al patrimonio, ai lavori pubblici e ai giovani la prima ed alle politiche del lavoro, innovazione e autonomia della città il secondo. "L'amministrazione comunale è disposta a lavorare con chiunque per risolvere la vicenda e, ad horas, scriverà una nota al ministro Giorgetti affinché vengano convocati i lavoratori. La vertenza della Whirlpool di Napoli è la vertenza di tutta la città", hanno spiegato i due assessori in una nota congiunta al termine della manifestazione, "C'è bisogno di chiarire qual è il futuro industriale di Napoli e del Mezzogiorno. Non possiamo lasciare il sud alla desertificazione, specialmente in questa fase cosi delicata dal punto di vista economico e occupazionale per la nostra città".