Whirlpool Napoli, da gennaio 2021 cassa integrazione. Ad aprile tutti licenziati
La cassa integrazione Covid per i dipendenti dello stabilimento Whirlpool di Napoli sarà attiva dall'inizio di gennaio alla fine di marzo, poi scadrà il blocco dei licenziamenti. Lo ha spiegato la sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, durante il tavolo in corso al ministero dello Sviluppo economico. La multinazionale americana ha disertato l'incontro ma, ha aggiunto Todde, "si è resa disponibile ad anticipare la cassa integrazione come da accordi". "L'obiettivo del tavolo – ha spiegato la sottosegretaria al Mise – è dare evidenza al tema relativo agli ammortizzatori sociali e alla copertura dei dipendenti, così come discusso all'ultimo tavolo al Mise la scorsa settimana".
Il tavolo è cominciato nella tarda mattinata di oggi, 29 dicembre, partecipano il ministero del Lavoro, il ministero del Sud, Regioni Campania, Lombardia, Marche e Toscana, Comune di Napoli, Invitalia, Confindustria e i sindacati metalmeccanici. I vertici di Whirlpool hanno deciso di non prendere parte all'incontro, in loro vece c'è una delegazione. I dipendenti dello stabilimento di via Argine, nella periferia Est di Napoli, si sono organizzati per seguire i lavori presso la sede Fiom di Napoli.
Il presidio davanti alla fabbrica è ancora attivo; lo stabilimento ha ufficialmente chiuso i battenti lo scorso 31 ottobre, i licenziamenti diventeranno effettivi dal prossimo 1 aprile. Ai dipendenti stamattina sono state consegnate quattro tonnellate di arance coltivate da braccianti italiani e africani in terre confiscate a Rosarno. "Nonostante i 20 mesi di vertenza i lavoratori sono ancora uniti, ancora compatti e ancora carichi – ha spiegato Vincenzo Accurso, della Rsu aziendale – resteremo e continueremo fino a quando non verranno riaperti i cancelli del sito".