Voleva leggere i messaggi della ex: la sequestra e la getta in una scarpata in autostrada. L’uomo è stato arrestato
Ha letteralmente "sequestrato" la ex compagna assieme al figlio di 3 anni, per poi aggredirla e lanciarla in una scarpata: una vicenda surreale quella avvenuta a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli. Protagonisti un 58enne e la sua ex compagna di 47 anni, oltre al pargolo di soli tre anni e che, suo malgrado, ha dovuto assistere al tutto. La vicenda è iniziata nella serata di ieri, e si è conclusa con la donna ferita fortunatamente in maniera leggera e l'arresto dell'uomo, ora nel carcere di Poggioreale a disposizione della Procura della Repubblica di Nola davanti al cui tribunale risponderà di furto con strappo, tentato omicidio, sequestro di persona, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia perpetrati ai danni della sua ex compagna.
Tutto è iniziato quando l'uomo aveva raggiunto la sua ex compagna, con la quale aveva avuto tre anni fa anche un figlio, a casa dei genitori di lei: i due hanno avuto un litigio, con l'uomo che ha iniziato ad inveire contro la donna, per poi strapparle di mano il telefono cellulare perché pretendeva di leggere alcune conversazioni della donna. Subito dopo ha preso il figlio di 3 anni e lo ha usato per costringere la donna a salire con lui nel furgone: se non lo avesse fatto, lui se ne sarebbe andato col minore.
A quel punto, i due hanno imboccato l'autostrada A16 in direzione di Bari, per fermarsi all'altezza di Pomigliano d'Arco: qui, le nuove minacce anche di morte e l'aggressione fisica alla donna. Prima le botte con un oggetto contundente, quindi l'ha scaraventata dal guardrail, facendola rotolare per circa 14 metri in una scarpata. Neanche qui però l'uomo si placava: l'ha infatti raggiunta per continuare a picchiarla e poi strangolarla, arrivando a farle perdere i sensi.
Alla fine, prima che la situazione assumesse i contorni della tragedia, sono arrivati provvidenzialmente gli uomini della Sottosezione Autostradale Avellino Ovest della Polizia Stradale, che hanno bloccato l'uomo e tratto in salvo la donna. Dalle indagini, è emerso che la 47enne era stata per anni vittima di maltrattamenti ma non aveva mai voluto denunciarli, limitandosi ad interrompere la relazione. L'uomo è stato così arrestato ed è ora in carcere. La donna se l'è cavata con ferite superficiali dovute alle botte a alla rovinosa caduta nella scarpata.