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Volantino per vendetta della fidanzata tradita? Spiegato il mistero: l’autore è un molestatore

Si chiarisce la faccenda dei volantini che domenica mattina sono apparsi a Scafati (Salerno) e firmati da una fantomatica Michela: sarebbe l’opera di un ragazzo che, rifiutato anni fa da una giovane che aveva conosciuto su Facebook, avrebbe inventato la storia e cercato in questo modo di farla litigare col suo attuale compagno.
A cura di Nico Falco
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Cominciamo dal fatto più importante: Michela non esiste. Già: non c'è nessuna ragazza di Scafati che vuole contattare il fidanzato dell'amante del compagno. Luigi e Valeria, invece, esistono eccome, e si sono ritrovati loro malgrado in balìa della ritorsione di "Michela", che forse dovremmo chiamare Michele, al maschile, che avrebbe organizzato tutto per vendicarsi di un rifiuto da parte della ragazza e avrebbe inventato la storiella diventata virale. E il numero telefonico dell'annuncio? falso anche quello, intestato a un prestanome.

Sulla vicenda stanno facendo chiarezza la Polizia Municipale di Scafati e i carabinieri della tenenza locale; i due protagonisti sono stati rintracciati e sono in corso accertamenti per dare un vero nome anche a "Michele". Che, in assenza di denuncia da parte della ragazza, potrebbe dover rispondere soltanto dell'aspetto, non secondario, dell'inquinamento, per avere abbandonato migliaia di fogli in strada.

Scafati invasa di volantini gialli

La storia è quella che ha tenuto banco in questi giorni sui social: domenica Scafati, paesone della provincia di Salerno, si è ritrovata invasa da migliaia di volantini, tutti uguali, lasciati cadere da un'automobile. Testo nero, su sfondo giallo:

A. A. A. Cercasi Luigi, fidanzato con Valeria, che vive zona Scafati. Voglio raccontargli e fargli vedere come la sua fidanzata si diverte a distruggere anni di convivenza con una relazione clandestina con il mio compagno, tra l'altro lei recidiva (nel volantino c'è un refuso, ndr.)

Ci sono chat e chiamate che confermano gli incontri avvenuti mentre io e Luigi eravamo sul posto di lavoro. Sono Michela, questo è il mio numero, sarei lieta di scambiare due chiacchiere con Luigi.

Sul foglio è riportato anche il numero di telefono, che sarebbe proprio quello di Michela, la ragazza che vorrebbe essere contattata da Luigi. Tra le ipotesi circolate nelle prime ore, quella che potesse trattarsi di una operazione di guerrilla marketing, forse una campagna pubblicitaria per un programma televisivo, magari per una agenzia investigativa.

Ma (a parte alcuni errori di sintassi nel testo) era già emersa la prima incongruenza: Fanpage.it ha provato più volte a chiamare il numero indicato e a mandare messaggi, ma senza ottenere mai alcuna risposta. Un po' strano, per chi dovrebbe essere in febbrile attesa di un contatto.

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Volantini a Scafati, il numero intestato a uno straniero

La Polizia Municipale di Scafati è risalita all'intestatario del numero di telefono. Che non è, ovviamente, Michela. E nemmeno "Michele", a dirla tutta. È uno cittadino straniero, nato in Marocco nel 1966 e residente in provincia di Modena. La scheda, di un gestore virtuale, è stata attivata a metà luglio in un centro commerciale di Napoli.

Per Salvatore Dionisio, comandante della Polizia Municipale di Scafati, è improbabile che l'uomo sia arrivato in città per comprare la scheda e che sia in qualche modo coinvolto: è più credibile che in realtà la sim sia stata venduta già intestata, pratica illegale ma piuttosto diffusa, usando i documenti dell'extracomunitario. O usandone anche di falsi: è possibile che anche quella del 55enne marocchino sia una identità fittizia, usata da qualche negoziante per sfornare schede telefoniche non riconducibili al reale utilizzatore.

Chi è davvero la Michela del volantino?

Sull'identità di Michela ancora non c'è certezza. Tramite le telecamere è stata individuata l'automobile usata per spargere i volantini, che appartiene a una società che opera in provincia di Napoli, tra Castellammare di Stabia ed Ercolano. Non è ancora certo però chi ne avesse la disponibilità domenica mattina.

Luigi e Valeria, che evidentemente si sono riconosciuti nel messaggio, sono stati ascoltati dalle forze dell'ordine. E hanno raccontato i loro sospetti. C'era infatti un ragazzo che, in passato, si sentiva con Valeria su Facebook. Storia di qualche anno fa, nemmeno recente.

Una conoscenza che non era andata oltre il rapporto da social, ma che ad un certo punto la ragazza aveva deciso di troncare. E il ragazzo non l'aveva presa bene: una miriade di messaggi, anche sul telefonino, fino a costringerla a cambiare numero di telefono.

Nonostante sia passato molto tempo, quel ragazzo (questo è il sospetto, che per ora non trova riscontro oggettivo) potrebbe aver deciso di tornare alla carica, questa volta con un metodo più subdolo: fingersi una ragazza che ha scoperto l'amante del compagno e che vuole mettere in guardia il fidanzato di lei, che tra l'altro, come scrive nel testo, è anche "recitiva", con tanto di errore. Valeria, a quanto si apprende, non avrebbe intenzione di sporgere querela e quindi la faccenda potrebbe chiudersi qui.

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