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Terra dei Fuochi, “Ho 30 anni e un tumore, avevamo ragione a protestare ma non ce ne facciamo nulla”

Il consigliere comunale di Caserta dopo la condanna della Cedu: “Il mio tumore è causato da fattori ambientali. La mia colpa vivere in questa terra”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto pubblicata da Raffaele Giovine su Facebook (per gentile concessione)
Foto pubblicata da Raffaele Giovine su Facebook (per gentile concessione)

"Sono un malato oncologico. Il mio tumore è causato da fattori ambientali. Avevamo ragione a protestare dieci anni fa, ci dice l'Europa, ma non ce ne facciamo nulla quando un amico muore, o quando dobbiamo affrontare una sfida di questa portata". Confessione choc sui social del consigliere comunale di Caserta, Raffaele Giovine, 30 anni, ingegnere ambientale, già candidato sindaco alle ultime amministrative come espressione di liste civiche, e oggi in consiglio tra le fila dell'opposizione con il gruppo Caserta Decide.

La rivelazione di Giovine, fatta con un post su Facebook, arriva all'indomani della sentenza della Cedu, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che ha condannato l'Italia per non aver tutelato la popolazione della Terra dei Fuochi dai rischi dell'inquinamento. I giudici di Strasburgo hanno accolto il ricorso di 71 persone che vivono nella zona dei roghi tossici tra la provincia di Caserta e l'area nord di Napoli. Famiglie distrutte da episodi di cancro, che hanno visto riconosciuti i loro diritti. Una sentenza che riguarda fatti avvenuti prima del 2013.

La vicenda del consigliere comunale casertano

Giovine vive nell'area nord di Caserta – città che non rientra nel perimetro della Terra dei Fuochi, ma è poco distante. Nel suo caso non c'è una sentenza di una corte che abbia accertato il nesso tra la malattia e la vicinanza ad una terra inquinata. Ma solo un profondo timore, che il consigliere comunale, esponente politico da sempre impegnato nelle battaglie ambientaliste e conosciuto sul territorio, ha voluto denunciare pubblicamente.

"Ho scoperto di essere malato a fine luglio – racconta a Fanpage.it – Avevo una tosse che non passava. Ho fatto vari accertamenti e ho scoperto di essere malato di cancro". Una particolare forma di cancro, specifica, che secondo l'attuale stato delle ricerche potrebbe essere causato da fattori ambientali, come inquinamento, pesticidi, fattori chimici. "La mia colpa è vivere in questa terra – è convinto Giovine – Ho uno stile di vita sano: non fumo, sono vegetariano, facevo sport".

Poi una amara riflessione. "La Corte Europea – dice – condanna l'Italia per non aver fatto abbastanza per tutelare la popolazione della Terra dei Fuochi dall'inquinamento". E aggiunge: "Avevamo ragione un decennio fa quando manifestavamo nelle piazze", riferendosi alle battaglie ambientaliste contro i rifiuti tossici interrati. "Avevamo ragione ci dice l'Europa ma non ce ne facciamo nulla quando un amico muore, o quando dobbiamo affrontare una sfida di questa portata".

Giovine pubblica una foto a corredo del post da quello che sembra un letto di ospedale:

"Protocolli sanitari rigidissimi – commenta – una chemio ogni due settimane, analisi del sangue settimanali o la radioterapia tutti i giorni, con le dita incrociate ogni volta che si entra in quel tubo che ti darà il responso di una PET. Non ce ne facciamo nulla quando viviamo in una regione in cui la possibilità di ottenere le esenzioni sanitarie finiscono il quindici del mese. In queste circostanze ti rendi conto del privilegio di poterti permettere di essere malato".

Il consigliere comunale 30enne, infine, lancia un appello:

"Ho sempre fatto nel mio impegno politico la questione ambientale il centro della mia azione. Ultimamente sono stato denunciato per aver piantato alberi. Non basta nulla. Bisogna riscrivere le regole della nostra terra. Chi ha inquinato deve pagare. Bisogna bonificare la nostra terra. Bisogna potenziare la sanità di prossimità: non ci possiamo mettere mesi per scoprire di essere malati. Non esiste una terra maledetta, non esiste un futuro già scritto. Sta a noi fare almeno un pizzico in più".

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