Vittime del Covid, i dati dicono che in Campania c’è la minore mortalità d’Italia
La Campania è la regione d'Italia con la minore mortalità per CoViD: questi i dati emersi dal focus pubblicato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. Un dato incoraggiante, sebbene nell'ultimo mese e mezzo le vittime del Coronavirus in Campania siano oltre 1.500, più di tutte quelle registrate da inizio pandemia a fine ottobre. E tuttavia, l'enorme numero di decessi è in qualche modo "compensato" dall'altrettanto alto numero di contagi in Campania, anch'esso cresciuto a dismisura da metà ottobre ad oggi, sebbene nella stragrande maggioranza di casi si tratti di soggetti asintomatici.
I numeri sono eloquenti: il tasso di mortalità è del 3,5% a livello nazionale, con la punta massima del 5,4% in Lombardia e quella minima dell'1,3% in Campania. Su 175.053 casi positivi totali da inizio pandemia, nella regione amministrata da Vincenzo De Luca sono decedute 2.340 persone. Cifre nettamente inferiori a quelle registrate in altre regioni, che hanno registrato medie di mortalità più alte. Basti pensare che degli oltre 65mila morti registrati finora, il 36,7% sono avvenuti in Lombardia, l'11% in Piemonte ed il 10,2% in Emilia Romagna, mentre in Campania ne sono avvenuti appena il 3,59% del totale.
E tuttavia, la Campania sta pagando un prezzo altissimo nelle ultime settimane in termine di vittime di CoViD: basti pensare che il mese "terribile" era stato aprile, con il suo picco di 221 vittime poi rapidamente scese ad appena 3 nel mese di luglio. Poi, lentamente, la nuova crescita che aveva portato fino a fine ottobre a 676 decessi totali da febbraio. Ma proprio ad ottobre i contagi erano iniziati a crescere vertiginosamente, portando al boom di novembre che ha fatto registrare in un solo mese 1.045 decessi, cui si aggiungono altri 619 nei primi 13 giorni di dicembre per un totale di oltre 1.600 decessi in 40 giorni.