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Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)

Violenze nel carcere di Santa Maria: il Provveditore incontrerà i Garanti dei detenuti della Campania

Avevano chiesto un incontro con le autorità e quell’incontro avverrà il prossimo otto luglio. Il Provveditore reggente Carmelo Cantone ha convocato i garanti Samuele Ciambriello, Pietro Ioia ed Emanuela Belcuore. Intanto continuano gli interrogatori per far luce su quanto accaduto quel 6 aprile 2020.
A cura di Gaia Martignetti
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I garanti dei detenuti che hanno sostenuto i reclusi e presentato le prime denunce per le violenze, ora al vaglio della magistratura, avvenute all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, verranno incontrati dal Provveditore reggente delle carceri della Campania Carmelo Catone. La convocazione, arrivata ufficialmente per l'8 luglio, ed è per Samuele Ciambriello, Pietro Ioia ed Emanuela Belcuore, che avevano chiesto durante la conferenza stampa un incontro con le autorità. Cantone è subentrato ad Antonio Fullone, raggiunto da un'interdittiva del gip.

L'inchiesta nel frattempo va avanti e proseguono gli interrogatori delle persone indagate per i fatti del 6 aprile 2020. Il gip Sergio Enea, nell'ordinanza della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha definito quelle violenza "‘un'orribile mattanza", ripresa dalle telecamere della sorveglianza dell'istituto "Francesco Uccella". Spetta ora ai magistrati capire cosa successe e soprattutto perché. Alcuni parenti dei detenuti denunciarono dopo poco quanto accaduto ai loro congiunti, che avevano raccontato la loro verità. Calci, manganellate, un vero inferno in terra quello descritto nelle carte della Procura locale, che ha valicato i confini campani, diventando un caso nazionale. Alcuni detenuti dopo un anno sono stati trasferiti dal reparto Nilo dell'istituto e il ministro Cartabia, che ha definito quelle immagini "un tradimento della Costituzione" ha sospeso alcuni agenti, raggiunti da misure di custodia cautelare per quanto accaduto un anno fa.

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