Violenze contro medici e infermieri ancora all’ordine del giorno: quattro in poche ore in Campania
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Un "bollettino di guerra", così lo definisce Nursing Up, il sindacato degli operatori sanitari che ha registrato, nelle ultime 72 ore, una pericolosa escalation di vergognosi casi di aggressioni fisiche e verbali negli ospedali, con protagonisti, loro malgrado, soprattutto infermieri, "vittime predestinate della violenza cieca e della rabbia incontrollabile da parte dei parenti dei pazienti o dei malati stessi". La dinamica è sempre dello stesso tipo: un'attesa ritenuta troppo lunga, cure che vengono giudicate inadeguate, pretese per prestazioni non dovute, e la situazione trascende.
Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, spiega:
La causa scatenante delle violenze? Sovraffollamento dei reparti, presunti ritardi dell'organizzazione ospedaliera nell'effettuazione di indagini diagnostiche – continua – alla fine ci si rivolge all'infermiere persino quando la dieta non è di proprio gradimento. Parliamo di problematiche all'ordine del giorno in nosocomi vetusti e fatiscenti.
In molte circostanze si registra l'atteggiamento ansiogeno e decisamente abnorme dei parenti dei malati, che ormai troppo spesso esplodono in veri e propri raptus di bieca violenza verbale e fisica, incapaci di sapersi rapportare in modo civile ed equilibrato con il personale sanitario.
Dei cinque casi segnalati negli ultimi tre giorni, quattro sono stati in Campania. A Pianura, per citare l'ultimo, i medici e gli infermieri del 118 hanno dovuto barricarsi in ambulanza dopo una discussione banale nata per questioni di precedenze stradali, degenerata quando un automobilista ha preso a calci e pugni il mezzo di soccorso. A Giugliano, invece, la spedizione punitiva nel reparto di Medicina Generale: cinque persone, due figli di una paziente e tre familiari, hanno fatto irruzione e si sono scagliate contro gli infermieri perché ritenevano che la loro congiunta non venisse accudita adeguatamente.
A Caserta, il raid dopo la morte di un anziano nell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano, con calci e pugni alle pareti e un infermiere preso a schiaffi. E ancora a Napoli, infine, la denuncia di un infermiere di famiglia, aggredito verbalmente da alcuni pazienti nel suo studio. "Come sindacato nazionale infermieri – conclude Nursing Up – ci chiediamo cosa pensa di fare la FNOPI, la nostra federazione professionale di riferimento che, lo ricordiamo, opera come ente sussidiario dello Stato ed esprime a livello centrale gli ordini professionali degli infermieri".