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Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)

Violenze in carcere a Santa Maria, Salvini: “Quando ho visto video sono rimasto sconvolto”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato oggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove ha incontrato la direttrice, Elisabetta Palmieri. Sull’inchiesta per le violenze in carcere, ha commentato: “La giustizia faccia il suo corso, chi ha sbagliato va punito”. “Quando ho visto il video sono rimasto sconvolto”, ha aggiunto.
A cura di Nico Falco
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Matteo Salvini, è stato oggi in vista al carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. La struttura è stata travolta pochi giorni fa dall'inchiesta giudiziaria che ha portato a 117 indagati e all'emissione di 52 misure cautelari per funzionari e agenti della Polizia Penitenziaria, in relazione alle "perquisizioni straordinarie" del 6 aprile 2020, quelle che secondo il gip sono state in realtà "una orribile mattanza". "Quando ho visto quel video sono rimasto sconvolto" ha detto Salvini, in riferimento alle immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza del carcere, agli atti dell'inchiesta e circolate nei giorni scorsi.

Arrivato nel carcere sammaritano poco prima delle 18, il leader della Lega si è intrattenuto a colloquio con la direttrice, Elisabetta Palmieri, che non figura tra gli indagati e che in quel periodo era assente per motivi di salute. "Ritenevo mio dovere essere qua a ricordare che chi sbaglia paga, anche e soprattutto se indossa una divisa – ha detto Salvini – questo però non vuol dire infamare e mettere a rischio la vita di 40mila donne e uomini del Corpo della Polizia Penitenziaria che rendono questo Paese un Paese più sicuro. La giustizia faccia il suo corso, e se ci sono stati abusi e violenze vanno puniti, però non accetto le minacce di morte che stanno arrivando, gli insulti, gli attacchi, anche da parte di clan della camorra. Se c'è un 1% di forze dell'ordine che sbaglia va punito. Quindi se c'è stato qualche detenuto che è stato oggetto di violenza è inaccettabile, perché il carcere deve essere un luogo sicuro, quindi le scuse alle famiglie sono sacrosante e dovute".

"Mettetevi nei panni però – aggiunge – di uomini e donne che, all'Ucciardone, a Regina Coeli, a Santa Maria, a Milano, in Puglia e in Sardegna, devono fare i poliziotti, gli psicologi, gli assistenti sociali, i medici, gli educatori. Si tratta di un disastro e di una sconfitta dello Stato che serva per nuove assunzioni, per la revisione delle piante organiche, per nuove divise, per nuove telecamere e per nuovi strumenti di difesa e di dialogo".

Salvini: "Sconvolto da video delle violenze"

"Io penso che sia stato evidente che ci sono state delle violenze – ha aggiunto Salvini, tornando sull'argomento, incalzato dalle domande dei giornalisti – è stato inaccettabile, incomprensibile. È stata una mattanza, come lo è stata la rivolta che c'è stata in questo ed altre carceri, con morti e con feriti. Io vengo qua a portare solidarietà a uomini e donne che non hanno fatto niente, che rischiano la vita e che non possono essere sputtanati in terra di camorra. È evidente che lo Stato deve porgere le scuse ai detenuti aggrediti e ai loro familiari. Ricordo, senza che questo voglia giustificare alcunché perché la violenza non è mai la soluzione, che nelle settimane precedenti a questi episodi inaccettabili ci furono morti, feriti, incendi e devastazioni nelle carceri di mezza Italia. Condanno la violenza ovunque".

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