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Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)

Violenze in carcere a Santa Maria: Riesame nega le misure cautelari per 28 poliziotti

Nel secondo filone investigativo sui pestaggi di aprile 2020 gli indagati sono 41; per 28 la Procura aveva chiesto misure cautelari, rigettate dal gip nel maggio 2024.
A cura di Nico Falco
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Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di misure cautelari della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Napoli) nei confronti di 28 agenti della Polizia Penitenziaria, indagati nella seconda tranche dell'inchiesta sui pestaggi avvenuti nel carcere sammaritano il 6 aprile 2020; gli agenti, ritenuti dagli inquirenti coinvolti nella vicenda, sono in servizio in varie strutture campane: 15 a Secondigliano, 12 a Santa Maria Capua Vetere e uno ad Avellino. Si tratta della seconda tranche dell'inchiesta che aveva portato al maxi-processo ancora in corso e che vede alla sbarra 105 imputati, per la maggior parte agenti della Penitenziaria ma anche funzionari dell'amministrazione penitenziaria e personale sanitario.

In questo secondo procedimento figurano soprattutto poliziotti che, durante la "perquisizione straordinaria", quella poi degenerata, erano stati ripresi dalle telecamere della videosorveglianza interna del carcere ma non sono stati identificati nella prima fase perché indossavano i caschi e quindi non erano visibili in volto. Complessivamente gli indagati in questo secondo filone investigativo sono 41.

Per 28 di questi, nel marzo 2023, a distanza di quasi tre anni dai fatti contestati, i pm Alessandro Milita, Daniela Pannone e Alessandra Pinto avevano chiesto misure cautelari tra arresti domiciliari e divieti di dimora, ma, nel maggio 2024, il gip Alessia Stadio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva rigettato le richieste in quanto erano passati ormai 4 anni dalla vicenda oggetto del procedimento e quindi erano state ritenute insussistenti le esigenze cautelari. La Procura ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame, che lo ha rigettato e ha quindi confermato la decisione del gip, negando di conseguenza l'emissione delle misure cautelari.

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