Vincenzo Nocerino morto nel garage a Secondigliano, oggi i funerali: lutto a Napoli
Napoli in lutto per la morte di Vincenzo Nocerino, il ragazzo 24enne rimasto tragicamente asfissiato dai gas di scarico nel box di famiglia a Secondigliano, assieme alla fidanzata Vida Shahvalad, studentessa universitaria 21enne di origini iraniane. Oggi, sabato 23 marzo 2024, alle ore 11,30, si sono tenuti i funerali di Enzo, con l'ultimo saluto al ragazzo nella Parrocchia Santa Maria della Natività, in piazza Giovanni XXIII, poco distante dal luogo dove abitava. Una cerimonia privata, senza annunci, nel massimo riserbo e nel rispetto della famiglia e degli amici, raccolti in un doloroso silenzio.
Il dramma è avvenuto il 16 marzo scorso in un garage privato in I Traversa Fossa del Lupo, al Rione Kennedy di Secondigliano. Giovedì scorso, i compagni di corso di Vida le hanno dedicato un ricordo commosso all'Università Vanvitelli. La salma della ragazza sarà trasportata in Iran, il Paese di cui era originaria.
Il dolore del quartiere per Vincenzo e Vida
Le esequie di Enzo si sono svolte questa mattina nel massimo riserbo, ad una settimana dal tragico evento. Tanti i ricordi commossi degli amici e dei conoscenti del ragazzo, che faceva il webdesigner e aiutava il papà nella pizzeria di Fuorigrotta. "Gli uomini vanno e vengono per le strade della città – lo ricorda un amico sui social – Comprano cibo e giornali, muovono a imprese diverse.Hanno roseo il viso, le labbra vivide e piene.Sollevasti il lenzuolo per guardare il suo viso, ti chinasti a baciarlo con un gesto consueto. Ma era l’ultima volta. Era il viso consueto, solo un poco più stanco. E il vestito era quello di sempre.E le scarpe eran quelle di sempre. E le mani erano quelle che spezzavano il pane e versavano il vino.Oggi ancora nel tempo che passa sollevi il lenzuolo a guardare il suo viso per l’ultima volta".
La tragedia nel box di famiglia
I due giovani, secondo le prime ricostruzioni, sono morti, probabilmente, per aver respirato le esalazioni tossiche dei gas di scarico della automobile, una Fiat Panda rossa, rimasta accesa all'interno del box dove i due ragazzi si erano appartati, forse per riscaldarsi o per ascoltare musica. Saranno le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, a fare luce sulla tragedia che ha scosso tutto il quartiere. Sarebbe stato Alfredo, il papà di Enzo, a ritrovare i corpi dei due fidanzati, ormai senza vita. Da lì, la chiamata disperata ai soccorsi, i tentativi di rianimare i due ragazzi. Ma, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Le due giovani vite sono state spezzate nel fiore degli anni per una tragica fatalità. I due ragazzi sarebbero rimasti intorpiditi dal monossido di carbonio, senza accorgersene e si sarebbero addormentati, perdendo conoscenza.