Videopoker truccati, arriva la Finanza: sequestrati 7 apparecchi in un bar di Trentola Ducenta
Macchinette truccate che, oltre a non essere collegate alla rete dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, erano state anche "tarate" per far sì che chi le percentuali di vincita fossero più basse rispetto alle normative di legge. La scoperta è avvenuta all'interno di un bar di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta: sette gli apparecchi sequestrati dalla Guardia di Finanza di Aversa, che ha scoperto anche un lavoratore in nero all'interno del locale che, dopo i controlli di rito, è anche risultato percettore di reddito di cittadinanza.
I finanzieri erano arrivati all'interno del locale notando strani movimenti verso il retro del bar, dove hanno trovato il titolare che stava ripetutamente premendo un pulsante di un piccolo telecomando. Dai controlli, è emerso che l'uomo stava cercando di spegnere una centralina elettrica che in realtà alimentava proprio le sette macchinette, le quali erano totalmente abusive. Le Fiamme Gialle hanno infatti scoperto che erano scollegate dalla rete dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli e che inoltre erano state modificate allo scopo di abbassare la percentuale di vincita per i giocatori ed eludere il pagamento delle tasse. All'interno degli apparecchi trovati anche 2.200 euro in contanti, posti a loro volta sotto sequestro. Al termine delle operazioni, il titolare del bar è stato denunciato e deve ora rispondere di esercizio abusivo di giuoco d’azzardo aggravato, ricettazione e mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti. Inoltre, per lui anche 30mila euro di multa per il mancato collegamento dei macchinari alla rete dei monopoli e per averli modificati rispetto ai termini di legge. Il lavoratore in nero, invece, che percepiva anche reddito di cittadinanza, è stato segnalato ad Inps ed Uffici Ispettivi del Lavoro, oltre che all'autorità giudiziaria: perderà il reddito di cittadinanza e dovrà restituire le cifre già incassate.