Vicino all’oasi naturale una discarica da 200mila metri cubi: il suolo sollevato di due metri
Cemento, plastica, legno, ma anche batterie al piombo, miscele bituminose e amianto: era tutto accumulato su un terreno a due passi dall'Oasi delle Soglitelle, a Villa Literno, in provincia di Caserta. Un quantitativo enorme, circa 200mila metri cubi, tanto che in alcuni tratti il terreno si presentava sollevato: dai 50 centimetri ai due metri rispetto al livello dell'area circostante. La discarica, un'area da 10mila metri quadrati, è stata scoperta dai carabinieri, che avevano appurato che sul posto erano in corso i lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.
Il decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura guidata da Maria Antonietta Troncone, è stato eseguito questa mattina, 11 ottobre, dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Caserta – NIPAAF; sulla vicenda è stato aperto un fascicolo per inquinamento ambientale, al momento senza indagati.
L'area si trova nei pressi dell'Oasi delle Soglitelle, che sorge su un'area confiscata alla criminalità organizzata: venne sequestrata dai carabinieri nel 2005, un anno dopo la Regione Campania istituì la riserva naturale e nel marzo 2024, ultima tappa del percorso di recupero e riconversione, è stata istituita l'oasi naturale con la firma della convenzione tra il Comune di Villa Literno e la Lipu.
Le indagini erano state avviate quando i carabinieri avevano avvistato un escavatore che stava effettuando dei lavori di livellamento. Era stato quindi accertato che erano in corso dei lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico; la ditta affidataria era una società greca, con sede operativa a Milano, mentre la società proponente l'iniziativa, anche quella con sede nel capoluogo lombardo, aveva acquisito il sito per un diritto di superficie stipulato con un'altra società con sede a Castel Volturno.
Gli accertamenti preliminari avevano portato alla scoperta della presenza di rifiuti di vario genere, oltre al riempimento di materiale con quote fino ai 2 metri rispetto ai terreni limitrofi. La Procura di Napoli Nord aveva a quel punto assunto la direzione delle indagini e le aveva delegate ai militari forestali del NIPAAF, che se ne sono occupati insieme ai tecnici dell'Arpac – Dipartimento di Caserta.
È quindi emerso che l'area, stimabile in oltre 10 ettari, è interamente occupata da rifiuti pericolosi e non, provenienti da lavori di demolizione ma anche da scarti di lavorazione e materiale di risulta. In particolare, durante il sopralluogo del 1 ottobre, i militari forestali e il personale dell'Arpac hanno constatato la mancanza di documentazione sulla provenienza dei rifiuti, probabilmente in quel terreno da parecchio tempo, e che la ditta al lavoro non era in possesso dell'autorizzazione al riempimento terra; si configurava, quindi, il reato di deposito incontrollato di rifiuti.
Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso d'urgenza dalla Procura di Napoli Nord il 2 ottobre, l'8 è arrivato il provvedimento del gip; l'area è stata sequestrata ed è stata affidata in custodia giudiziaria al Sindaco di Villa Literno.