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Viaggia con 36mila fuochi d’artificio illegali nascosti in auto ma viene scoperto: distrutti botti per 5mila euro

Nell’auto scoperte dalla Guardia di Finanza 20 scatole di botti illegali. Distrutti fuochi pirotecnici per oltre 5mila euro. Il conducente è stato denunciato.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Viaggia con 36mila fuochi d'artificio illegali nascosti in macchina, ma viene scoperto e bloccato dalla Guardia di Finanza. È accaduto negli scorsi giorni tra Scafati e Poggiomarino, a cavallo tra le province di Salerno e Napoli. Anche se le festività natalizie non sono ancora arrivate, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha già intensificato i controlli a contrasto del commercio illegale di fuochi d’artificio.

Nell'auto 20 scatole di botti illegali

Nei giorni scorsi, nel corso di un intervento d’iniziativa scaturito dall’approfondimento di alcuni input info-investigativi, le Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati hanno sequestrato “fuochi” pirotecnici, abusivamente detenuti, per un totale di massa attiva calcolata in oltre 35 kg. Nel corso dell’operazione di servizio, che ha tratto origine dal controllo di un soggetto transitante nel comune di Scafati e fermato in quello di Poggiomarino, in provincia di Napoli, i finanzieri hanno rinvenuto, all’interno della sua autovettura, 36mila “botti”, contenuti in venti scatoloni, classificati nelle categorie F/1-F/2 dei fuochi, detenuti in assenza di autorizzazione e di qualsivoglia giustificazione documentale.

Distrutti fuochi pirotecnici per oltre 5mila euro

Tenuto conto della tipologia della merce in questione, il soggetto è stato deferito, per il reato di “illegale detenzione e trasporto di esplosivi”, alla competente Autorità Giudiziaria che, attesa la pericolosità degli articoli sequestrati, ne ha disposto l’immediata distruzione. I fuochi, pronti per essere immessi sul mercato, avrebbero potuto fruttare oltre cinquemila euro. Resta costante il monitoraggio, da parte delle Forze di polizia, di concerto con le Procure competenti, sull’illecita commercializzazione e produzione di tali tipologie di merce, al fine di prevenire e di contrastare un fenomeno che ogni anno vede specialmente il nostro territorio protagonista in negativo con un bilancio di feriti sempre più allarmante.

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