Veronica travolta da moto a Forcella è grave. Il marito: “Ci minacciavano mentre era a terra ferita”
“Era una paranza che è tornata a minacciarci mentre mia moglie era a terra ferita, che ci ha invitato a non fare nomi, a non identificare i delinquenti. Una trentina di persone tornate per far scomparire le tracce. Gente che ha minacciato mio fratello, l'ha picchiato, colpendolo con degli schiaffi, invitandolo a rientrare in cucina. Turisti aggrediti e minacciati con lame da coltello. Un atteggiamento camorristico, fatto dalle nuove leve del quartiere che fanno paura e terrorizzano e stanno portando Napoli alla disperazione”.
È la testimonianza agghiacciante di Raffaele, titolare del ristorante “Cala la pasta” di via dei Tribunali, dove domenica sera sono rimaste ferite due persone travolte da una moto: Veronica, moglie di Raffaele, che lotta ancora contro la morte al Cardarelli, e un turista argentino, attualmente ricoverato all'Ospedale del Mare.
Ruotolo: “Non lasciamoli soli, domani la Napoli onesta ai Tribunali”
Raffaele, affiancato dal senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), ora chiede di individuare e punire il responsabile che è fuggito e ritrovare anche la moto, che è stata fatta sparire prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Domani, sabato 21 maggio 2022, è stato lanciato un grande flash mob di solidarietà alla pizzeria alle ore 13, in via dei Tribunali 179, nei pressi del ristorante Cala la Pasta. “Con l'associazione dei commercianti AForcella – spiega Ruotolo – abbiamo deciso di fare un flash mob".
"La Napoli onesta – prosegue – deve schierarsi a viso aperto. Chi è indifferente è complice della camorra. Tutti insieme rialzeremo le saracinesche del ristorante ‘Cala la Pasta'. Un gesto concreto e di vicinanza che estendiamo anche a Mario Granieri, titolare della pizzeria Mannesi Terra Mia, pesantemente minacciato per aver denunciato il racket. Chiediamo più controllo del territorio, una Ztl vera, il potenziamento delle videosorveglianza al Rione Forcella e nella parte bassa dei Decumani. Non devono esistere terre di nessuno, noi siamo di più”.
“Dobbiamo essere orgogliosi di questi ragazzi – conclude Ruotolo – che hanno aperto una piccola attività partecipando al bando Resto al Sud. Oltre alla solidarietà per quanto accaduto, dobbiamo anche credere in loro che hanno deciso di restare qui. Quello che hanno vissuto è stato tremendo, tragico, ma io mi auguro che domani quella strada sia piena di napoletani”.
Veronica, ferita dalla moto, è ancora grave
Ma cosa è accaduto la sera di domenica? Una moto, secondo le prime ricostruzioni, ad alta velocità, ha perso il controllo e si è schiantata sui tavoli del ristorante, travolgendo la moglie di Raffaele, Veronica, di origini cilene, ma che vive ormai a Napoli da anni, che è rimasta gravemente ferita ed è attualmente ricoverata all'Ospedale Cardarelli, e un turista argentino, anche lui ricoverato all'Ospedale del Mare. La moto Enduro nell'impatto è caduta a terra. Il motociclista è fuggito.
Ma la storia non finisce qui e il seguito è ancora più inquietante. Secondo quanto denunciato, un gruppo di persone sarebbe poi tornato dopo l'incidente a minacciare titolare e clienti, per recuperare la moto. Sulla vicenda indagano la Squadra Mobile di Napoli e la Polizia Locale.
I genitori arrivati dal Cile per stare con lei
Veronica, a distanza di 5 giorni dall'incidente, lotta ancora per la vita nel reparto di Traumatologia del Cardarelli. Ha delle lesioni al fegato ed è costantemente monitorata. I genitori sono arrivati dal Cile per starle accanto, ma non sono riusciti ancora a vederla. Raffaele, che è rimasto sempre al Cardarelli in questi giorni, l'ha vista per la prima volta oggi. “Ho visto anch'io Veronica – racconta Ruotolo – è sveglia, ma ha molti traumi e soprattutto ha un grosso problema al fegato. Raffaele non molla, resterà qui domani e noi saremo con lui con il cuore e con la mente”.
Raffaele al Cardarelli non la lascia mai
Domani, Fabio e Danilo, due collaboratori del ristorante, saranno in via dei Tribunali per il flash mob. “Mettiamoci tutti la faccia – è l'appello di Raffaele – Invito i commercianti del quartiere ad essere essere forti, a supportarci in questi giorni di difficoltà. Io non vado a casa da una settimana, dormo qui e non tornerò a casa fino a quando Veronica sarà fuori pericolo. Chiedo al Comune, alla politica e alle istituzioni di dare una svolta, a mettere le telecamere nel quartiere. Alle forze dell'ordine di starci vicino. Le cose possono cambiare, non abbandonateci”.