Vergogna a Posillipo, rubata la Madonnina che ricorda le vittime della frana del 1948 che fece 26 morti
Vergogna a Posillipo, dove nei giorni scorsi è stata rubata una Madonnina che ha una storia molto particolare: è quella che ricorda una strage altrimenti nella memoria solo di coloro che furono coinvolti perché persero i parenti. È la frana del 1 novembre 1948 nei pressi di Palazzo Don’Anna, alle spalle di quello che oggi è il rinomato negozio di scarpe Strato – come racconta il consigliere Municipale Lorenzo Pascucci: 26 persone morte; tra cui alcuni bambini. Tutti si trovavano all’interno di una piccola abitazione, detta "La Casa del Custode Merlino". Lì fu apposta la statua di una Madonna inserita all’interno di una piccola cappella.
Il consigliere della Prima Municipalità racconta:
riporto le parole della signora Mariarosaria De Rosa, che abita a pochi metri dal luogo in cui è situata questa cappella:"Questa Madonnina era stata acquistata da mia madre, Maddalena, con una parte del "risarcimento" dato per la morte, durante la frana del ‘48, delle mie due sorelle: Maria e Rosaria, rispettivamente di 7 e 8 anni.L’intera somma del risarcimento la donò all’orfanotrofio di Pompei. Lei stessa fece costruire questa piccola cappella nel punto dove raccolsero tutti i corpi che furono estratti dalle macerie.
Non conosco il valore preciso della Madonnina (di certo antica) ma per me ed i miei fratelli, Giovanna e Salvatore, aveva un valore inestimabile dal punto di vista affettivo… Infatti, avevamo come consuetudine quella di fermarci quotidianamente per un saluto; anche se, a dire il vero, diverse persone della zona si fermavano per una preghiera".
L'appello è ora a sa, ai responsabili del furto o a chi ha visto qualcosa: che la piccola Madonnina torni al suo posto: «Ricopre un immenso valore per la signora ed i residenti del luogo e creare in loro una ferita così grande per un oggetto dal modico valore economico sarebbe davvero una barbarie».