Vele Celeste a Scampia, gli sfollati stanotte volevano tornare nelle case: bloccati da polizia
Blitz nella notte degli sfollati alla Vela Celeste di Scampia per rioccupare le case. Un gruppo composto da una ventina di donne con bambini ha tentato di rientrare nelle abitazioni che sono state interdette dopo il crollo del ballatoio del 22 luglio scorso, che ha provocato 3 morti e 13 feriti gravi, tra i quali 7 bambine. Ma il tentativo non è riuscito. Gli sfollati, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, sono stati bloccati dalla Digos della Polizia di Stato, presente sul posto per i controlli di routine. C'è stato qualche attimo di tensione, ma tutto sarebbe rientrato senza incidenti. Gli sfollati sarebbero rientrati negli appartamenti per alcune ore, ma senza occuparli. Il tentativo di occupazione è avvenuto stanotte, lunedì 5 agosto, attorno all'una. Verso le 5 del mattino, però, la situazione era già stata ripristinata. Alcuni cittadini si sono riuniti in presidio davanti alla Vela.
La Vela Celeste ancora interdetta per motivi di sicurezza
Al momento non risultano occupanti nella Vela Celeste, che resta interdetta alla popolazione per motivi di sicurezza. L'edificio è stato destinatario di un provvedimento dei Vigili del fuoco, immediatamente successivo al crollo di fine luglio. Da allora, la palla è passata agli uffici tecnici del Comune di Napoli e della protezione civile, che hanno eseguito già diversi controlli.
Il Comune di Napoli, guidato dal sindaco Gaetano Manfredi, ha annunciato un piano per assistere gli sfollati nel trasloco, anche attraverso il ricorso a ditte specializzate e sulla base di un calendario delle attività di sgombero concordato coi Vigili del Fuoco, per liberare quanto prima possibile gli appartamenti e interdire definitivamente l'accesso alla Vela Celeste.
Il gruppo che avrebbe tentato di occupare le case stanotte sarebbe composto da persone non in grado di ottenere contributi o che avevano necessità di rientrare nelle abitazioni per prendere oggetti personali e altri beni di prima necessità.
Il sindaco: "La Vela resta interdetta, ma aiuteremo le famiglie"
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha spiegato:
C'è stato questo tentativo di ingresso, le persone sono poi uscite stamattina presto. C'è un momento un po' anche di apprensione, la necessità di trovare un'autonoma sistemazione, ma noi comunque sosterremo questa comunità, lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo per fare in modo che in questa fase, nella quale non si potrà tornare nella Vela Celeste perché non ci sono le condizioni di sicurezza, ognuno possa avere una sistemazione dignitosa in attesa della realizzazione degli appartamenti previsti nel progetto Re-Start Scampia. Il nostro progetto è rivolto a chi era realmente nelle Vele – ha sottolineato Manfredi – abbiamo un censimento che è stato validato da tutte le autorità e le istituzioni. Noi tendiamo la mano a tutti, ma il piano di reinsediamento in questo momento è rivolto soltanto a chi nelle Vele realmente c'è.
Sono 219 i nuclei familiari che hanno presentato domanda per accedere al contributo economico, messo a disposizione dall'amministrazione comunale con uno stanziamento di 1 milione di euro, per trovare un'autonoma sistemazione; 11 però non compaiono nel censimento che il Comune ha realizzato nel 2023. Il contributo così come i nuovi alloggi sono destinati a chi è stato censito lo scorso anno.