Variante delta Covid, due ricoverati al Cotugno di Napoli. L’infettivologo “Non erano vaccinati”
Due pazienti sono ricoverati all'ospedale Cotugno di Napoli per Covid -19 per la variante Delta. I pazienti, di età diversa, non sono stati vaccinati contro il Covid-19. A raccontarlo a Fanpage.it è il dottor Rodolfo Punzi Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'A.O. dei Colli.
Dottor Punzi, cos'è la variante Delta del Covid – 19?
"La variante Delta è un virus che nella sua replica, nel suo moltiplicarsi commette degli errori, che vengono archiviati nel suo patrimonio genico, per cui nel suo RNA è diverso dagli altri. Soprattutto nella acquisizione"
È più o meno aggressiva della variante inglese?
"Per quelli che sono i dati che abbiamo oggi, non sembra più aggressivo dal punto di vista clinico. Quindi i quadri clinici non sembrano diversi, più mortali o più gravi rispetto ai quadri clinici che eravamo abituati a vedere con la variante inglese"
Qui al Cotugno ci sono dei pazienti ricoverati per variante Delta?
"Sì, abbiamo due pazienti con variante Delta. Un paziente in ricovero ordinario e un altro paziente in ricovero subintensivo. Nei prossimi mesi credo che la variante Delta prevarrà in termini numerici sulla variante inglese"
I due pazienti sono giovani?
"I due pazienti sono un giovane e un anziano. Il giovane è in condizioni cliniche molto discrete, il paziente più anziano ha una forma moderata – severa, di malattia con un quadro di insufficienza respiratoria acuta un po' più impegnativo rispetto al paziente giovane".
Sono vaccinati?
"No, non sono vaccinati, sono due persone non coperte da protezione anticorpale"
Dottor Punzi, la mascherina secondo lei è ancora utile?
"Questa è una domanda da un milione di dollari. In premessa direi che è sempre opportuno affidarsi al buonsenso dei nostri cittadini. Certamente negli ambienti chiusi non c'è dubbio che la mascherina vada tenuta ancora per qualche mese. Nei luoghi aperti, lì dove c'è possibilità di distanziarsi, può essere diciamo non indossata. È chiaro che se creiamo degli assembramenti, riduciamo le distanze, allora in quel caso lì, anche all'aria aperta conviene portare sempre una maschera in tasca per proteggersi".