Varcaturo, coppia gay discriminata al lido: “Ci hanno detto di non essere ospiti graditi”
Al lido Vittoria, litorale di Varcaturo (frazione di Giugliano in Campania in provincia di Napoli), una coppia di ragazzi gay sarebbe stata invitata a non mettere più piede nella struttura perché ospiti non graditi. L'episodio è avvenuto la settimana scorsa ma la denuncia pubblica c'è stata solo qualche giorno dopo attraverso l'associazione I Ken. Il tutto deriverebbe da un richiamo ricevuto da uno dei gestori del lido quando, racconta la coppia, uno dei due ha abbracciato il compagno mettendogli il braccio al collo. Dopo il richiamo, anche un'altra coppia di ragazzi, si tratterebbe in questo caso di turisti stranieri, è stata rimproverata dai gestori ed invitata a separarsi fisicamente. Ma, come denuncia l'associazione I Ken, non è l'unico caso di possibile discriminazione registrato nelle ultime settimane, tutti nei lidi privati sul litorale tra Licola e Varcaturo.
"Era solo un abbraccio, ci hanno detto di non tornare più"
Luigi, nome di fantasia, si era recato al lido Vittoria con il suo fidanzato non per la prima volta. "Ci abbiamo passato le ultime estati" spiega a Fanpage.it. "Eravamo in piscina quando ho abbracciato il mio fidanzato, stando sempre di lato. Stavamo chiacchierando, quando una persona dello staff ci ha detto di staccarci fisicamente perché quel gesto poteva dare fastidio". Un richiamo che lascia basita la coppia, anche perché non erano in corso effusioni o gesti poco consoni ad un ambiente pubblico. "Stupefatti, abbiamo fatto notare che c'erano delle coppie etero che avevano atteggiamenti molto più intimi, c'è stato detto che avrebbero richiamato tutti, ma nel loro caso non è accaduto niente – spiega Luigi – poco dopo una coppia gay di turisti stranieri, anche loro abbracciati, vengono invitati a staccarsi, dopo questo secondo episodio abbiamo iniziato a capire che c'era qualcosa che non andava". Alla fine della giornata Luigi ed il compagno, mentre si recano all'uscita vengono invitati ad avvicinarsi dai titolari: "Ci hanno detto di non tornare perché non siamo ospiti graditi, e che avevano avuto numerose lamentele sul nostro comportamento – spiega – abbiamo chiesto spiegazioni visto che non abbiamo dato luogo a nessuna effusione e abbiamo chiesto se non si trattasse forse di omofobia, visto che il richiamo era stato fatto anche ad un'altra coppia gay. La titolare ha risposto che era stanca delle nostre lamentele e che "noi" tiravamo sempre fuori la scusa dell'omofobia".
Per il titolare erano atti osceni
Abbiamo fatto visita al lido Vittoria insieme ai rappresentanti dell'associazione I Ken, che volevano chiedere spiegazioni ai gestori del lido privato per capire la loro versione dei fatti. I titolari si sono rifiutati di parlare con i rappresentanti di I Ken, chiedendo anche l'intervento dei Carabinieri per chiederne l'identificazione. Con Fanpage.it i titolari hanno rifiutato di rilasciare interviste, aggiungendo che la coppia si sarebbe resa protagonista di atti osceni. Nella versione che c'è stata consegnata dai titolari, sia Luigi ed il fidanzato, sia l'altra coppia gay di turisti stranieri, avrebbero dato luogo ad effusioni eccessive. Abbiamo chiesto ai titolari come avessero notato queste effusioni, e la risposta è stata che avrebbero visto dei movimenti strani in acqua. La versione dei titolari è stata respinta dalla coppia che invece sottolinea di non essersi mai resa protagonista di effusioni o addirittura di atti osceni.
"Non è l'unico caso tra Licola e Varcaturo"
Sarebbero numerose le segnalazioni arrivate allo sportello di I Ken su casi di discriminazione subiti da coppie gay sui lidi del litorale tra Licola e Varcaturo. "Questa estate in questo tratto di costa sembra essere l'estate delle discriminazioni alle coppie gay ed è inaccettabile – spiega a Fanpage.it Carlo Cremona di I Ken – abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, parliamo di ragazzi umiliati per un abbraccio, per un bacio, per una carezza o per aver appoggiato la testa sulla spalla del compagno". Le dinamiche sembrano essere sempre le stesse. Ritornando al caso di Luigi e del suo fidanzato, Cremona chiarisce che l'intenzione dell'associazione era quella di ascoltare semplicemente la versione del gestore: "Eravamo venuti per capire, perché magari poteva esserci stato un malinteso, ed invece abbiamo riscontrato solo fastidio per la nostra presenza" spiega. Il titolare del Lido Vittoria si è rifiutato categoricamente anche solo di parlare con i rappresentanti di I Ken, e sulla loro versione Cremona commenta: "Se davvero si fossero verificati atti osceni allora il titolare avrebbe dovuto chiamare le forze dell'ordine e denunciarli, ma invece non lo ha fatto, e non lo ha fatto perché evidentemente questi atti osceni sono solo nella sua fantasia".