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Vandalizzato il cartello a sostegno di Gaia, la donna picchiata dall’ex a Pozzuoli

Il cartello, posizionato sul belvedere in cui l’aguzzino di Gaia l’ha quasi scaraventata di sotto, è stato vandalizzato: era stato posizionato soltanto poche ore fa.
A cura di Valerio Papadia
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È durato soltanto poche ore il cartello "Vietato fa l'omm ‘e merda", posizionato sul belvedere a Pozzuoli dove qualche giorno fa la 25enne Gaia è stata brutalmente picchiata dall'ex, che ha tentato anche di scaraventarla di sotto. Installato in quel luogo a futura memoria e a sostegno di tutte le donne vittime di violenza, il cartello è stato vandalizzato, come rende noto Antonio Maione, presidente di Civico Flegreo.

"Pochissime ore. Tanto sono durati i cartelli affissi al Belvedere di Pozzuoli, che con parole semplici e forti chiedevano una sola cosa: rispetto per le donne. Cartelli simbolici, messi dopo l’aggressione subita da Gaia, una giovane mamma bacolese, avvenuta proprio lì pochi giorni fa. Un gesto silenzioso ma potente, che parlava a nome di tutti noi. Eppure, qualcuno ha deciso di distruggerli" scrive Maione, che pubblica anche la foto di tre ragazzi, secondo le sue parole responsabili dell'atto vandalico.

"Tre ragazzi, evidentemente maggiorenni (visto che guidavano) – scrive ancora Maione – sono arrivati ieri sera, hanno preso a pugni quei messaggi e li hanno buttati giù. Un atto vigliacco, spregevole. Un vandalismo che grida vergogna. Sappiamo chi siete. Abbiamo la vostra targa. Ma più ancora di questo, sappiate che avete dato prova di quanto ancora abbiamo da imparare come comunità. Perché se dopo l’aggressione a Gaia, in quello stesso luogo, c’è chi risponde a un messaggio di civiltà con la violenza, allora è evidente che la lezione non l’abbiamo ancora imparata".

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