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Covid 19

Gli imbucati del Covid: a Napoli 400 persone avrebbero tentato di farsi vaccinare senza averne diritto

Nella fila chilometrica alla Mostra d’Oltremare per il vaccino Covid ci sarebbero stati tra venerdì e sabato almeno 400 imbucati, ovvero gente che chiedeva la dose di vaccino pur non avendone diritto. Lo afferma la direzione dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1. Ieri, a fronte delle proteste per le lunghe attese, l’Asl ha reso noto che già oggi alle persone in fila “saranno distribuiti numeri con finestre orarie così che possano ritornare nella finestra oraria giusta, senza aspettare per lungo tempo”
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Le code per i vaccini alla Mostra d'Oltremare. (Foto / Fabeook Andrea Cozzolino)
Le code per i vaccini alla Mostra d'Oltremare. (Fb / A. Cozzolino)
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A sostenerlo è proprio l'Azienda Sanitaria locale Napoli 1 Centro, quella per intenderci che ha organizzato la maxi campagna vaccinale alla Mostra d'Oltremare, dedicata al personale medico, infermieristico e agli operatori sanitari: tra venerdì e sabato sarebbero stati scoperti decine di "imbucati del vaccino". Ovvero persone che si sono messe in fila, pur non avendone diritto al momento (poiché la priorità tassativa è per chi opera in ospedale e poiché la convocazione è nominale) con l'obiettivo di porgere il braccio e farsi vaccinare contro il Covid-19. Al momento non si ha notizia di denunce, fa fede soltanto la nota inviata dall'Asl Napoli 1 ieri, sabato 9 gennaio, per replicare alle accuse di scarsa organizzazione dopo le file chilometriche sotto la pioggia cui sono stati costretti tanti napoletani.

Scrive l'Asl Napoli 1 in un nota diffusa nella serata di sabato alla stampa:

Non bastassero le normali difficoltà legate al funzionamento di un'articolata e complessa organizzazione, va registrato anche il comportamento irresponsabile di alcuni, che pur non avendo diritto alla vaccinazione hanno comunque cercato di intrufolarsi creando non pochi rallentamenti allo scorrimento delle code.

Quanti casi si sarebbero verificati? Stando sempre alla nota della principale azienda sanitaria della Campania «Nella sola giornata di ieri (venerdì 8 gennaio ndr.), più di 200 persone sono state fatte allontanare dalla fila, e altrettante sono state individuate e allontanate nella giornata di oggi (ovvero sabato ndr.)». Dunque 400 persone si sarebbero imbucate in fila presentandosi agli stand predisposti dalla Regione per farsi inoculare la prima dose del vaccino Pifizer-Biontech. Situazioni analoghe segnalate anche in provincia, nel Giuglianese ma anche in altre aree della Campania.

La circostanza degli imbucati è degna di nota: ieri l'Asl rispondendo alle polemiche sulle file ha parlato di «imponente macchina organizzativa al servizio della città di Napoli». E così tante persone hanno tentato di ottenere un vaccino pur non essendo medici, infermieri, operatori sanitari?

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A quanto apprende Fanpage.it da medici e infermieri che hanno preso parte alla giornata campale di ieri, restando ore in fila per la dose di vaccino anti-Covid, per accertare l'identità dell'avente diritto veniva chiesto un valido documento di riconoscimento, il codice fiscale, il badge dell'azienda sanitaria in cui si risulta impiegato e addirittura per alcuni è stata chiesta la busta paga per dimostrare che lavorassero in quella struttura.

Chi non aveva carta di identità o altro valido documento è stato mandato via. E c'era addirittura un primo "checkpoint" delle guardie giurate che hanno fornito un documento da compilare ai vaccinandi solo dopo aver visionato il loro badge di lavoro.

Ieri, a fronte delle proteste per le lunghe attese, l'Asl ha reso noto che già oggi alle persone in fila «saranno distribuiti numeri con finestre orarie così che possano ritornare nella finestra oraria giusta, senza aspettare per lungo tempo».

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