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Covid 19

“Vaccino categorie fragili: ecco perché in Campania ci sono così tanti problemi”

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti a Fanpage.it: “Nella piattaforma della Regione si possono prenotare tutti i soggetti fragili, non solo gli estremamente fragili che sono previsti dal piano vaccinale. Questo crea enormi problemi, perché il numero dei vaccinandi è 10 volte maggiore e siamo inondati dalle telefonate”.
Intervista a Dott. Silvestro Scotti
Presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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Pasticcio sulla piattaforma regionale per prenotare le vaccinazioni anti-Covid per le persone fragili, affette da gravi patologie o disabili. Il portale della Soresa è attivo da mercoledì, ma ad inserire i dati devono essere i medici di famiglia che hanno in cura i pazienti. “Il problema – spiega Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli e presidente nazionel Fimmg (il sindacato dei medici di base), a Fanpage.it – è che è stata adattata la piattaforma online già esistente, non è stato creato un portale dedicato per i medici di base. Questo ha creato notevoli complicazioni”.

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Quali?

In primo luogo, le categorie che hanno diritto alla vaccinazione non sono ben specificate. Il nuovo piano vaccinale regionale, che ricalca quello nazionale, ha inserito tra le categorie prioritarie i soggetti estremamente fragili. Invece nel portale della Soresa ci sono tutti i fragili, quindi si possono inserire i dati anche degli asmatici o gli ipertesi, per esempio. Addirittura si possono prenotare non solo i soggetti con patologia ma anche chi si trova in condizioni di rischio da lavoro. Questo crea due tipi di problemi: da un lato, comporta numeri molto più alti di prenotazioni, in alcuni casi 10 volte di più. Secondo, a causa di questo equivoco agli studi medici chiamano tutti i pazienti. Siamo inondati dalle telefonate.

Cosa è andato storto a suo giudizio?

C'è stato un errore di comunicazione da parte della Regione. Prima di dire che si vaccinavano tutti i fragili, si sarebbe dovuto mettere a regime il sistema. Questa cosa va chiarita rapidamente nell'interesse dei più vulnerabili. Qui c'è in gioco anche l'emotività delle persone. Nel mio caso specifico, io ho nella mia platea di pazienti circa 45 estremamente fragili, mentre i fragili sono oltre 450. Se tutti i medici di base dovessero prenotare tutti i propri pazienti fragili sul portale la Regione metterebbe in prenotazione quasi 2 milioni di cittadini. Ma non finisce qui.

Che altro c'è?

Siccome non c'è un portale dedicato per i medici, ogni medico deve fare la scheda anamnestica per paziente vaccinando. Non si è pensato di creare un sistema che consentisse al medico di base, che conosce la situazione del proprio paziente, di effettuare semplicemente la prenotazione. Questo significa che ogni medico, quando entra in piattaforma per fare la prenotazione, deve rispondere a domande del tipo: “è stato all'estero nell'ultimo mese? Ha fatto il tampone? In pratica ci viene proposta la stessa scheda che viene proposta ai pazienti. Si tratta di informazioni di cui ovviamente non siamo in possesso. Per questo, dovremmo chiamare ogni paziente in tempo reale per compilare il questionario. Questo significa circa 450 telefonate di mezz'ora l'una. Ma a questo punto dobbiamo chiudere lo studio a tutti gli altri?

Come si stanno organizzando i medici?

Alcuni hanno cominciato a prenotare gli estremamente fragili. Io stesso lo sto facendo. Ma nel frattempo dobbiamo rispondere anche alle telefonate di chi è fragile e vede la propria categoria in piattaforma e ci chiede di essere inserito. Insomma, non è semplice.

Cosa chiedete?

Io credo che sia necessaria una revisione dell'accesso informatico, che consenta la valutazione dei percorsi. Martedì ci sarà un incontro a livello regionale con le categorie per cercare di risolvere questa situazione. A livello nazionale, come Fimmg, noi abbiamo chiesto che i medici di base potessero fare le vaccinazioni e dopo anche le registrazioni. Adesso, in Campania ci chiedono di registrare senza vaccinare. Io non penso che sia corretto far fare le registrazioni ai medici. Ma se è questa l'indicazione allora c'è tutta la disponibilità a collaborare della medicina generale, ma ci facciano capire fase per fase quale è il gruppo da prenotare. Non bisogna creare false aspettative nei pazienti e bisogna mettere i medici in condizione di lavorare. La piattaforma deve essere adeguata. Come Ordine chiediamo che si faccia subito chiarezza, perché questo sta creando contrasti tra medici e pazienti. Bisogna chiarire gli aspetti pratici. Noi abbiamo già i file con tutti questi soggetti estremamente fragili, basterebbe comunicare questi elenchi. C'è poi un ulteriore problema.

Quale?

Vanno sincronizzate le informazioni di chi si prenota da noi per le vaccinazioni e chi si vaccina altrove. Noi medici non abbiamo accesso al registro delle vaccinazioni già fatte. Non sappiamo se una persona che viene da noi ha già ricevuto una dose altrove. Bisogna sincronizzare i percorsi. Ad oggi non c'è un dialogo tra i database.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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