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Covid 19

Campania, vaccino Covid fascia 40-44 anni: iniziano le somministrazioni

Iniziano le somministrazioni dei vaccini anti-Covid19 alla fascia d’età compresa tra i 40 e i 44 anni. A Napoli coloro che sono stati chiamati alla somministrazione del vaccino andranno alla Mostra d’Oltremare, all’hangar Atitech di Capodichino o al museo Madre. Il preavviso è minimo: l’sms arriva 24 ore prima.
A cura di Redazione Napoli
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Iniziano oggi 22 maggio le somministrazioni di vaccino Covid-19 per la fascia 40-44 anni. Le prenotazioni sono state aperte martedì e entro pochi giorni già sono arrivati i primi sms. A Napoli città coloro che sono stati chiamati alla somministrazione del vaccino andranno alla Mostra d'Oltremare, all'hangar Atitech di Capodichino o al museo Madre. 

I prenotati sono stati convocati con un preavviso minimo, anche 24 ore. Per accedere alla prenotazione per fasce d'età (non gli open day), lo ricordiamo, occorre recarsi sul sito internet adesioni vaccini predisposto dalla società regionale Soresa adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino facendo attenzione a quale numero di cellulare si indica nella prenotazione. Ciò perché servirà avere il telefono sotto mano per ottenere un OTP, messaggio numerico che consente di procedere nella prenotazione.  Poi, si deve attendere nei giorni a venire un secondo sms, quello di convocazione. E ci si deve recare nel luogo indicato col messaggio, un documento di riconoscimento non scaduto e la tessera sanitaria valida.

Ieri in una diretta social il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha di nuovo lamentato la carenza di dosi di vaccino annunciando anche il progetto di vaccinare al più presto i sedicenni:

Dobbiamo recuperare per le dosi del passato ancora 150mila dosi che mancano all'appello e soprattutto da oggi in poi, se cominciamo a vaccinare 16-40
anni, dobbiamo avere una percentuale in più di vaccini consegnati. Questo ve lo dirà solo il presidente della Campania che vi racconta la verità che potete verificare sui siti istituzionali.

La Campania all'inizio della campagna vaccinale italiana ha ricevuto meno dosi perché sono state privilegiate le regioni con maggior numero di anziani. Ora che quella fascia di ultraottantenni è stata in gran parte immunizzata, almeno al Nord, la Regione chiede un riequilibrio del numero di dosi poiché qui ci sono più giovani da immunizzare.

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