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Vaccino Covid, De Luca contro il piano Draghi: “La Campania vaccinerà per categorie, non per età”

Vincenzo De Luca straccia il piano del commissario straordinario Figliuolo sui vaccini Covid: “In Campania noi non intendiamo procedere per fasce di età ma per categorie economiche. Se non arrivano i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto diserteremo le riunioni della Conferenza Stato-Regioni”.
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Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, fa a brandelli il piano vaccinale del governo Draghi, ribadito di recente da una ordinanza del commissario straordinario Francesco Figliuolo. E ribadisce che in Campania non si procederà per fasce d'età ma per «fasce economiche» ovvero per categorie che possano determinare, secondo il piano regionale, la ripresa delle attività turistiche delle isole del Golfo.

A Ischia era tutto pronto per iniziare la campagna vaccinale il 15 aprile, ma sabato scorso l'ordinanza di governo ha bloccato tutto.

Oggi De Luca ha ribadito il suo intendimento, a margine di un evento a Benevento:

Ho appena detto al commissario Figliuolo che, una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili, noi non intendiamo procedere per fasce di età. Se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito l'economia italiana sarà morta. Dobbiamo privilegiare un comparto importante dell'economia che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto. Ci sarà un'altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare un'altra parte dei settori economici.

 Partire dalle isole costiere per due ragioni: la prima perché ovviamente abbiamo una dimensione limitata, abbiamo poche decine di migliaia di persone quindi la vaccinazione si fa rapidamente; secondo perché lo capiamo tutti quanto Ischia e Capri siano dei marchi turistici di valore mondiale e quindi trainano tutto il turismo della Regione anche dell'Italia.

Fu proprio De Luca che quando Letizia Moratti in Lombardia propose avventatamente (poi ritrattò) di dividere i vaccini per regione a seconda del Pil regionale dichiarò: «Siamo alla barbarie».

Poi non manca la polemica e la ‘minaccia' politica, nello stile dell'ex sindaco di Salerno, rieletto alla presidenza della giunta regionale della Campania lo scorso settembre 2020. In sintesi De Luca minaccia di disertare la conferenza Stato-Regioni se non arriveranno quantità congrue di vaccini per la regione:

Dobbiamo superare lo scandalo della mancata consegna dei vaccini. Ho appena comunicato a Figliuolo che se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei 3 mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose e intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni, perché non intendiamo più essere presi in giro. Figliuolo mi ha appena detto che intende rispettare questo obiettivo. Bisogna superare questo scandalo della mancata distribuzione dei vaccini in Campania, è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni. La Campania ha il 9,6% della popolazione italiana e riceve il 7,2% dei vaccini, siamo l'ultima regione a ricevere i vaccini rispetto alla popolazione. Questo è uno scandalo ed è evidente che questo determina un rallentamento.

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