Vaccini contro l’influenza 2024 in Campania: si parte il 1° ottobre
L'estate è quasi definitivamente alle spalle e le temperature si stanno abbassando, preludio della stagione fredda. Comincerà a breve, dunque, in Campania, la campagna vaccinale contro l'influenza che, ogni inverno, colpisce centinaia di migliaia di cittadini. Per la precisione, i vaccini antinfluenzali in Campania partiranno dal prossimo 1° ottobre: ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Come è prassi, la campagna antinfluenzale potrà essere effettuata anche dai medici di medicina generale, ovvero i cosiddetti medici di base o di famiglia.
Sul tema, però, il governatore De Luca ha reso noto che in Campania mancano 441 posti di medici di medicina generale; di questi, ha assicurato il presidente della Giunta Regionale, sono però già stati assegnati 219 incarichi. De Luca ha concluso dicendo che, in favore della sanità pubblica in Italia, ci sarebbe bisogno di 4 miliardi di euro: "Ma su questo fronte non ho sentito nulla" ha aggiunto.
Chi deve ricevere il vaccino antinfluenzale
L'influenza e le sue conseguenze possono compromettere la salute di chi presenta già patologie o comunque di soggetti considerati già fragili. Pertanto, il vaccino antinfluenzale deve essere somministrato a:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
- soggetti in età infantile ed adulta affetti da:
- malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma persistente, la displasia broncopolmonare e la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva – Bpco);
- malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
- insufficienza renale o altre severe condizioni patologiche che aumentino il rischio di complicanze;
- malattie degli organi emopoietici;
- diabete ed altre malattie dismetaboliche (inclusa l'obesità con BMI >30 e gravi patologie concomitanti);
- sindromi da malassorbimento intestinale;
- tumori;
- fibrosi cistica;
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di , indotta da farmaci da Hiv;
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
- patologie associate ad aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
- epatopatie croniche;
- bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
- donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza;
- individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
- personale sanitario di assistenza;
- contatti familiari di soggetti ad alto rischio;
- insegnanti scuole dell’infanzia e dell’obbligo;
- addetti poste e telecomunicazioni;
- dipendenti pubblica amministrazione e difesa;
- forze di polizia incluso polizia municipale
- ;volontari servizi sanitari di emergenza;
- personale di assistenza case di riposo;
- detentori di allevamenti;
- addetti all’attività di allevamento;
- addetti al trasporto di animali vivi;
- veterinari pubblici e libero-professionisti.