Vaccini Covid, in Campania arrivano le prime 135.890 dosi: ecco chi le farà
Sono 135.890 le prime dosi del vaccino anti-Covid19 Pfizer che arriveranno in Campania con la prima tranche, su un totale di 1.833.975 dosi di vaccino distribuite in tutt'Italia dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid19 Domenico Arcuri. Le 135mila dosi – leggermente inferiori rispetto alle 150mila previste inizialmente per la Campania – serviranno a coprire medici, infermieri e anziani ospiti della case di riposo previsti nel primo scaglione della campagna vaccinale. Le stesse persone vaccinate, poi, saranno chiamate a fare il richiamo del vaccino , entro 20-30 giorni con la seconda fornitura da Pfizer delle seconde dosi, che arriveranno con una seconda consegna, altrimenti il vaccino non ha effetto. Pfizer si è impegnata a consegnare nei prossimi giorni la seconda fornitura di 2.507.700 di seconde dosi a livello nazionale per i richiami. Quindi in Campania con la prima fornitura ci saranno 135mila vaccinati. Le dosi in eccesso della seconda fornitura, poi, una volta completate le categorie del primo scaglione, potranno essere utilizzate per avviare la vaccinazione della popolazione più fragile.
Alla Campania meno dosi del Lazio con gli stessi abitanti
Alla Campania, quindi, andranno 135.890 dosi di vaccino Pfizer, meno del Lazio (179.818 dosi), che ha lo stesso numero di abitanti all'incirca: 5,7 milioni la Campania, 5,8 il Lazio. La Lombardia riceverà il doppio delle dosi 304.955, l'Emilia Romagna 183.138 dosi, quindi 50mila in più della Campania (zona arancione), pur avendo 2 milioni di abitanti in meno ed essendo in zona gialla dal 6 dicembre, con una popolazione anziana pressocché simile in numeri assoluti: 814.866 over 70 in Emilia-Romagna secondo dati 2019, contro 781,364 over 70 in Campania. In Piemonte arriveranno 170.995 dosi, in Veneto 164.278. La distribuzione delle dosi è stata calibrata in base alle richieste delle Regioni italiane che negli scorsi giorni hanno inviato i piani regionali con le campagne vaccinali. La vaccinazione sarà su base volontaria. Nella prima fase avranno la precedenza alcune categorie, come il personale sanitario e gli anziani. Per questi motivi le quote non sono proporzionali alla popolazione. La vaccinazione per queste categorie dovrebbe iniziare nei primi giorni di gennaio. Oggi il Commissario invierà alle regioni una sorta di “libretto delle istruzioni” per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. Verranno consegnate il 90% delle richieste di dosi avanzate dalle Regioni e questo perché è stato stimato che non si vaccinerà il 100% del personale sanitario previsto.
Per il vaccino Pfizer servono due dosi
Per il vaccino Pfizer servono due dosi per poter fare il richiamo a distanza di un mese. Per questo, le persone vaccinate saranno circa la metà delle dosi arrivate. "Nei prossimi giorni verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani”. “Questa mattina in Conferenza Stato Regioni è stata condivisa tra il Governo, le Regioni ed il Commissario – e sulla base dei dati forniti dalle Regioni e successivamente normalizzati – la suddivisione delle prime 1.833.975 dosi che verranno inizialmente inviate alle Regioni”.
Il Vaccine Day di Natale
“Qualora – scrive in una nota il commissario straordinario Domenico Arcuri – come si auspica, l’EMA approverà, nella seduta del 21 dicembre, l’immissione sul mercato del vaccino e dopo la successiva, pressoché immediata, validazione dell’AIFA, ci sarà, già prima della fine dell’anno, il “Vaccine Day” europeo, in cui i primi cittadini verranno vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i Ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera”.