Certificati di vaccinazione falsi per andare a Dubai, fermati in aeroporto genero e figlia del boss Bosti
I poliziotti li hanno bloccati nell'aeroporto di Fiumicino, a Roma, poco prima che si imbarcassero su un volo diretto a Dubai: per superare i controlli non avevano mostrato il Green pass, ma dei certificati di avvenuta vaccinazione e di tampone negativo che sono risultati essere falsi. Sottoposti a fermo, su disposizione del pubblico ministero di turno, Luca Esposito e Maria Bosti, rispettivamente genero e figlia di Patrizio Bosti, boss della camorra ritenuto ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano.
I due sono stati intercettati ieri pomeriggio, 17 gennaio, nello scalo romano dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli, impegnati in indagini che vertevano proprio sulle false certificazioni. Dagli accertamenti è infatti emerso che i documenti presentati dai due per raggiungere gli Emirati Arabi, pur essendo falsi nel contenuto, erano perfettamente in regola: non si trattava di contraffazioni. Per gli inquirenti erano stati nei fatti comprati: emessi dietro pagamento da medici autorizzati, che avevano certificato una vaccinazione anti Covid-19 mai avvenuta e un tampone molecolare negativo in realtà mai effettuato. Esposito e la Bosti sono gravemente indiziati del delitto di corruzione di incaricati di pubblico servizio, reato aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il sodalizio di appartenenza.
Per i due è prevista l'udienza di convalida del fermo, che si terrà nei prossimi giorni. Ulteriori indagini sono in corso sulla provenienza di quei certificati, per capire se facessero parte di un giro più vasto di documentazione falsa e identificare i professionisti responsabili dell'emissione.