Va in monopattino elettrico sulla Statale del Vesuvio : “Follia sulla strada con record di incidenti”
Va in monopattino elettrico sulla Strada Statale del Vesuvio, la SS268, già tristemente nota per i tanti incidenti stradali che vi si registrano, purtroppo, ogni anno, tanto da essere soprannominata la "strada della morte". L'incosciente viaggiatore è stato ripreso in un video da un automobilista. L'uomo, peraltro apparentemente senza casco – obbligatorio per tutti dopo l'entrata in vigore delle nuove norme del Codice della Strada, dal 14 dicembre scorso – percorre la corsia di emergenza sulla strada statale, viaggiando sul mezzo a due ruote smart, a pochi metri dalle auto che sfrecciano nella vicina corsia. Il filmato è stato poi pubblicato dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra).
Borrelli (Avs): "Follia sulla SS268, già nota come strada della morte"
In monopattino sulla Statale del Vesuvio, già teatro di tanti incidenti mortali. Per Borrelli: “Veicoli elettrici fuori controllo e mezzi preferiti dai criminali e parcheggiatori abusivi. Se mettono pure in pericolo sé stessi e gli altri occorre fermarli”.
"È soprannominata già "la strada della morte" – sottolinea il parlamentare ambientalista – a causa dell'alto numero di incidenti stradali, spesso mortali. Così qualcuno, incurante dei pericoli, vuol tenere fede all’amara tradizione o, comunque, ci prova. Un uomo ha percorso un tratto della SS268, la Statale del Vesuvio, in monopattino elettrico".
Un automobilista ha documentato la scena e l’ha segnalata al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato:
“Siamo invasi da veicoli che invece di rappresentare una forma di mobilità sostenibile, sono diventati motivi di disagi, caos e pericoli. Abbiamo le città brulicanti di questi mezzi che utilizzano i marciapiedi e le aree pedonali come piste da corsa. Gli scooter elettrici senza targa sono poi i veicoli prefetti da delinquenti e cialtroni, come i parcheggiatori abusivi che li utilizzano per pattugliare le proprie aere di competenza senza temere sanzioni. Se poi a tutto ciò si unisce il fatto che spesso degli irresponsabili mettono in pericolo sé stessi e gli altri percorrendo assi viari a scorrimento veloce con questi trabiccoli, allora bisogna intervenire”.