In ambulanza per ritirare il Reddito d’inclusione, le Poste non accettano la delega: “Serve un procuratore, lo dice la legge”

Deve ricevere il Reddito di inclusione ma, essendo allettato, ha delegato la figlia. Il tutto non è servito, perché allo sportello postale la delega firmata per la donna è stata rigettata. E così alla fine per l'uomo l'unico modo è stato di recarsi personalmente all'Ufficio Postale, ma ha dovuto farlo, date le sue condizioni, a bordo di un'ambulanza. Una storia che arriva da Casola, in provincia di Napoli, e ricostruita dal quotidiano Metropolis.
L'uomo, nato in Polonia nel 1942 ma di origini ucraine, dove ha vissuto finché non è rimasto vedovo: a quel punto, ha deciso di ricongiungersi alla figlia che vive in Italia, nella penisola Sorrentina. Ottenuto il permesso di soggiorno rilasciato dall'ufficio immigrazione della Questura di Napoli, l'uomo è stato anche riconosciuto idoneo per i benefici della legge 104, con relativa indennità di accompagnamento, che riscuote la figlia grazie alla delega. Delega che la donna ha ottenuto anche per il bonus riconosciuto dal Reddito di Inclusione, ma qui non c'è stato nulla da fare, in ufficio postale non è stata accettata. E così, visto che l'uomo doveva presentarsi personalmente allo sportello, ci è arrivato in autoambulanza, con tanto di personale paramedico, per poter firmare la documentazione e ritirare così l'indennità stessa.
Poste Italiane: "La delega non basta, serve un procuratore"
Da Poste Italiane il giorno dopo la diffusione della notizia è arrivata una spiegazione sul perché non sia stata accettata la semplice delega: «Gli operatori hanno agito correttamente e nel rispetto delle normative vigenti» dice la nota di Poste Italiane. Il perché è presto spiegato: «In casi come quello descritto – si legge – a tutela della persona con disabilità, ma capace di intendere e di volere che necessita di assistenza per il disbrigo degli affari quotidiani, è richiesta la nomina di un procuratore abilitato ad agire in nome e per conto del titolare o, in alternativa, la nomina di un amministratore di sostegno. Nel caso specifico, la persona che si è presentata all’ufficio postale, per ritirare l'indennità del Eeddito di inclusione per conto del titolare, ha presentato una semplice delega e, pertanto, le è stato spiegato che ciò non fosse sufficiente».