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Va in ambulanza per ritirare il reddito d’inclusione: alle Poste non accettano la delega

Un uomo di 82 anni, allettato, ha delegato la figlia per riscuotere il reddito di inclusione, ma non è stata accettata: è dovuto andare di persona, in ambulanza.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Deve ricevere il reddito di inclusione ma, essendo allettato, ha delegato la figlia: non è servito, perché dalle Poste hanno rigettato la delega firmata per la donna. E così alla fine per l'uomo l'unico modo è stato di recarsi personalmente all'Ufficio Postale, ma ha dovuto farlo, date le sue condizioni, a bordo di un'ambulanza. Una storia che arriva da Casola, in provincia di Napoli, e ricostruita dal quotidiano Metropolis.

L'uomo, nato in Polonia nel 1942 ma di origini ucraine, dove ha vissuto finché non è rimasto vedovo: a quel punto, ha deciso di ricongiungersi alla figlia che vive in Italia, nella penisola sorrentina. Ottenuto il permesso di soggiorno rilasciato dall'ufficio immigrazione della Questura di Napoli, l'uomo è stato anche riconosciuto idoneo per i benefici della legge 104, con relativa indennità di accompagnamento, che riscuote la figlia grazie alla delega. Delega che la donna ha ottenuto anche per il bonus riconosciuto dal Reddito di Inclusione, ma qui non c'è stato nulla da fare, in ufficio postale non è stata accettata. E così, visto che l'uomo doveva presentarsi personalmente allo sportello, ci è arrivato in autoambulanza, con tanto di personale paramedico, per poter firmare la documentazione e ritirare così l'indennità stessa.

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