Uomo picchiato da due donne e ripreso in un video, c’è la denuncia: “Attirato in casa con una scusa”

Attirato in casa con una scusa e umiliato e picchiato selvaggiamente da due donne. Il video delle violenze poi pubblicato sui social. "Ho sporto denuncia – racconta la vittima – ho avuto 5 giorni di prognosi e adesso ho paura di nuove violenze". L'episodio è accaduto a Marano, in provincia di Napoli, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, attorno alle ore 24. A denunciarlo il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra), che ha pubblicato il video, che stava già circolando, sul suo canale Instagram. Il giovane, dopo l'aggressione, ha sporto denuncia ai carabinieri e si è recato al Pronto Soccorso della Clinica Trusso dove gli sono state diagnosticate lesioni guaribili in 5 giorni.
"Attirato in casa con una trappola"
Nella denuncia, l'uomo che ha circa 30 anni ricostruisce la sua versione dei fatti. Tra i motivi dell'aggressione, ci sarebbero dissidi familiari. L'uomo ha raccontato ai carabinieri che da alcuni giorni stava cercando di riallacciare i rapporti con la moglie, dalla quale si era separato, ed era tornato a convivere con lei e il figlio a Marano. Ma la convivenza era durata circa un mese, quando a fine gennaio ha deciso di tornare a vivere dai suoi genitori. Allontanato da casa dalla moglie che pensava lo tradisse. L'uomo ha riferito di essere tornato a casa della moglie la sera del 5 febbraio "dopo aver appreso che mio figlio non stava bene". Ma quando è entrato nell'abitazione all'interno c'erano quattro donne, tra le quali la moglie e la suocera.
A quel punto, la porta d'ingresso della casa è stata chiusa a chiave e quest'ultima sarebbe stata rimossa, spiega la vittima nella denuncia presentata ai carabinieri. E l'uomo è stato picchiato da due donne, tra cui la moglie. "Mi hanno detto che sono un traditore e hanno iniziato a colpirmi entrambe con calci, pugni e schiaffi". Nel contempo un'altra persona "credo che abbia registrato un video, dicendo che lo avrebbe messo su TikTok".
Il 30enne ha raccontato nella denuncia di aver ricevuto molti colpi da parte delle due donne e di essere stato "strattonato per una collana che indossavo, sono riuscito a lasciare l'abitazione saltando dalla finestra", al piano terra. "Nella concitazione ho perso le chiavi della mia autovettura. Ho pensato a scappare dalla furia delle donne a piedi e scalzo, in quanto nel corso dell'aggressione ho perso le scarpe". L'uomo chiede aiuto a un passante, arrivano i carabinieri e grazie a loro riesce a riottenere anche un telefono, che ha denunciato essergli stato sottratto dall'auto.
Borrelli e Milano (Europa Verde): "Si faccia giustizia"
“Nessuna attenuante per le aggreditrici, a parte invertite la giustizia avrebbe fatto già il suo percorso”, scrive il deputato Borrelli. "È stato preso a schiaffi, calci e pugni da due donne mentre una terza riprendeva tutta la scena da rendere poi pubblica sui social e da far girare sui gruppi di chat. Una sorta di gogna mediatica perché evidentemente per loro la punizione fisica inflitta all’uomo non poteva bastare ed infatti la vittima è stata anche esposta fuori alla finestra mentre veniva malmenata.
“Bisogna far sapere a tutti – prosegue Borrelli – quel che stava accadendo. Ha destato tantissimo scalpore ed indignazione il video, che ha fatto il giro del web, del ragazzo aggredito dalle due donne e che tanti utenti hanno segnalato al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli e alla Radiazza di Gianni Simioli. "La violenza, come racconta la stessa vittima ed alcuni suoi familiari che si sono rivolti proprio a Borrelli, è avvenuta a Marano di Napoli. L’uomo sarebbe stato attirato una sorta di trappola da una delle donne che sarebbe la sua ex moglie che ha fatto arrivare sul luogo del misfatto la vittima con la scusa di dover parlare del loro figlio".
“Il ragazzo, di cui apprezziamo molto il fatto per non aver reagito alle violenze – affermano Borrelli assieme al co-portavoce cittadino di Europa Verde a Napoli Nelide Milano – ha subito diversi traumi e si è rivolto a noi perché ha paura, anche per suo figlio. L’episodio non va assolutamente preso sottogamba soltanto perché questa volta la vittima è un uomo aggredito da delle donne. A parte invertite ci sarebbero già state delle conseguenze. Comunque la vittima ha sporto denuncia e speriamo proprio che venga fatta giustizia anche perché le donne che hanno commesso tali violenze non meritano alcuna attenuante".
"La giustizia deve esserci sempre e comunque – affermano Borrelli assieme al co-portavoce cittadino di Europa Verde a Napoli Nelide Milano – È inquietante come lo schema della violenza di genere si riproponga in questo video a parti invertite.Senza voler banalizzare un fenomeno con dati statistici terrificanti, in questi quattro minuti è perfettamente rappresentato il degrado morale in cui cresce la violenza di genere. Sono immagini piene di violenza psicologica, verbale e fisica.Con la vittima che non reagisce per paura e per tutelare il figlio minore che dorme nella stanza adiacente.C’è bisogno di una normativa incisiva e più severa contro la violenza di genere come fattispecie di reato, ma anche di un freno a questo amplificatore del degrado che sono i social, che da strumento di socializzazione vengono usati invece come arma di ricatto, vessazione, umiliazione”.