Uomini schifosi e relazioni sentimentali: Musella e Mazzarelli portano Wallace al San Ferdinando
Al Teatro San Ferdinando andrà in scena, dall'1 al 6 febbraio lo spettacolo "Brevi interviste con uomini schifosi" del regista Daniel Veronese con protagonisti Paolo Mazzarelli e Lino Musella. Il 12 settembre 2008 David Foster Wallace, da tempo in lotta con la depressione, decise che era arrivato il momento di farla finita e si suicidò nella sua casa in California. Il mondo perdeva uno dei suoi scrittori più originali, famosi, bravi che la letteratura mondiale avesse incontrato in quegli anni. Autore di romanzi mondo come "La scopa del sistema" e "Infinite Jest", di raccolte di racconti come "La ragazza dai capelli strani", "Oblio", saggi come "Considera l'aragosta", "Il rap spiegato ai bianchi" o di reportage sarcastici come "Una cosa divertente che non farò mai più" entrati nel canone della Letteratura mondiale contemporanea, David Forster Wallace era anche l'autore dei racconti di "Brevi interviste con uomini schifosi" che, come si intercetta già dal titolo, raccoglievano racconti che cercavano di cristallizzare dei tipi dell'essere umano.
Quando va in scena "Brevi interviste con uomini schifosi"
E proprio da questi 23 racconti parte la drammaturgia dell'argentino Daniel Veronese che dall'1 al 6 febbraio sarà messa in scena al teatro San Ferdinando di Napoli, che ospiterà lo spettacolo che il regista 66enne ha costruito attorno all'opera di Wallace, aiutandosi anche con due interpreti come Paolo Mazzarelli e Lino Musella che tornano ancora una volta nel teatro napoletano che li ha visti protagonisti in altre situazioni. Veronese ha scelto 8 dei 23 racconti per creare una linea drammaturgica che riuscisse a raccontare al pubblico "di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne" facendo diventare questi racconti un "dialogo tra un uomo e una donna" che affida ai due attori, appunto.
Musella e Mazzarella in scena al San Ferdinando
Musella e Mazzarella, quindi, si alterneranno nei ruoli maschili e femminili raccontando quelle che sono alcune delle caratteristiche di certi rapporti, toccando i temi della gelosia, delle fragilità, del desiderio, ma anche quello della violenza e del cinismo alternando i registri: "Assisteremo all’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando; all’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; a quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce. Insomma una galleria impietosa di mostri" si legge nella presentazione dello spettacolo.