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Una tomba di 100 metri per la balena morta a Sorrento

È tornata a Sorrento la balena trovata morta due settimane fa. Si era spiaggiata il 14 gennaio nel Porto di Marina Piccola, a 20 metri di profondità. Il corpo era stato trasportato alla “Compagnia Cantieri Napoletani” per l’autopsia e le indagini. Stamattina la balena è stata inumata in un campo di 100 metri a Sorrento. Lo scheletro sarà riesumato tra un anno ed esposto in museo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine da Parco Marino Punta Campanella (Facebook)
Immagine da Parco Marino Punta Campanella (Facebook)

È tornata a Sorrento la balena trovata morta due settimane fa. L’immenso cetaceo, il più grande mai avvistato nel Mediterraneo con i suoi 19,77 metri di lunghezza, si era spiaggiato il 14 gennaio scorso nel Porto di Marina Piccola, a 20 metri di profondità. Il corpo era stato poi trasportato all'interno del bacino del cantiere Cantiere Nautico “Compagnia Cantieri Napoletani” per l'autopsia e le indagini. Stamattina i resti della balena, sezionata, sono rientrati nel Comune della Costiera, trasportati da un autocarro speciale e sono stati interrati con l’aiuto di una gru in un’area di circa 100 metri quadrati messa a disposizione dalla società Terna, poco distante da dove dovrebbe sorgere la nuova Stazione Elettrica. Lo scheletro sarà riesumato tra un anno e ricostruito per essere esposto poi in un Museo a Sorrento, in un luogo ancora da individuare.

La balena tornata in Costiera stamattina
La balena tornata in Costiera stamattina

La "balena di Sorrento", come è stata ribattezzata affettuosamente dai cittadini – il vero nome scientifico è Balenoptera physalus – resterà quindi in costiera sorrentina per sempre. Per il sindaco Massimo Coppola, “sarà il simbolo del legame della nostra terra con il mare”. “Ringrazio Terna – spiega il primo cittadino – per avere subito accolto la nostra richiesta. Ed esprimo la gratitudine dell'amministrazione comunale per l'impegno di Capitaneria di Porto, Dipartimento Prevenzione Servizio Veterinario dell'Asl Napoli 3 Sud, Asl Napoli 1 Centro, Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, Cetaceans strandings Emergency Response Team, Area marina protetta di Punta Campanella, Stazione zoologica Anton Dohrn, Arpac e Marevivo. Senza dimenticare il lavoro del nostro assessorato all'Ambiente, degli Uffici tecnici e di Penisolaverde che hanno seguito, 24 ore su 24, tutte le varie fasi di questa triste vicenda, coordinando il lavoro dei vari enti e di tutte le istituzioni coinvolte”.

“La volontà – spiega il primo cittadino – è quella di trasformare la balena, che ci piace immaginare abbia scelto Sorrento come destinazione per il suo ultimo viaggio, in un simbolo che testimoni il legame della nostra terra con il mare. L'idea è quella di esporre lo scheletro proprio a Marina Piccola, opportunamente montato su una struttura che ne preservi l'integrità e ne sottolinei il valore scientifico, nell'ambito di un progetto di musealizzazione. Ovviamente siamo aperti ad ogni eventuale progetto, che miri in ogni caso a celebrare, in chiave ambientale e didattica, la risorsa marina”.

La balena inumata
La balena inumata

“Terna ha deciso di prendere parte all’iniziativa del Comune di Sorrento mettendo a disposizione un’area adiacente alla stazione elettrica terminale del cavo sottomarino che collega l’isola di Capri – fanno sapere dalla società – La scelta dell’azienda conferma la proficua collaborazione con l’amministrazione comunale e la volontà di continuare ad operare in linea con la propria strategia orientata alla sostenibilità, ed in particolare in un clima di attenzione e sostegno a un territorio strategico per il sistema elettrico nazionale”.

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