Una targa in memoria di Lino Apicella, il poliziotto ucciso a Napoli
Posata stamattina una targa in ricordo di Pasquale "Lino" Apicella, il poliziotto ucciso a Napoli il 27 aprile del 2020, mentre era in servizio. La targa è stata deposta nel luogo in cui l'assistente della Polizia di Stato rimase ucciso, quando la sua automobile si era schiantata contro quella di una banda di ladri in fuga dopo un tentativo di furto in banca poco prima. Presenti alla cerimonia autorità cittadina, nonché la famiglia di Apicella rappresentata dalla moglie e dal padre. Deposte anche due corone di alloro a nome di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, e di Franco Gabrielli, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
"Per tutte le istituzioni e per l'intera collettività è un obbligo civile ricordare l'esempio dell'assistente della Polizia di Stato Pasquale Apicella", ha scritto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al prefetto di Napoli in occasione della posa della targa, "e di tutti quei servitori dello Stato che, come lui, hanno sacrificato la propria vita per affermare il primato della legalità anche in territori difficili, in cui le forze di polizia sono chiamate a svolgere un prezioso impegno quotidiano al servizio della sicurezza dei cittadini". Lo scorso dicembre, la vedova di Apicella Giuliana Ghidotti, era entrata in Polizia a sua volta. "La mia speranza è riuscire a portare la divisa per cui lui ha creduto fino alla fine". Il Comune di Napoli si è invece presentato parte civile al processo per la morte di Apicella, che vede imputati quattro giovani accusati di omicidio volontario e che rischiano l'ergastolo, spiegando che "Lino era poliziotto, padre e marito" e chiedendo che "sia fatta giustizia".