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Campi Flegrei

Una nuova zona rossa per il bradisismo dei Campi Flegrei

La legge sul bradisismo e il rischio vulcanico ai Campi Flegrei prevederà una nuova zona rossa per il rischio bradisismico. Nella “zona di intervento ristretta” 58mila persone e 15mila edifici.
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La caldera dei Campi Flegrei.
La caldera dei Campi Flegrei
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Uno dei temi fondamentali del nuovo approccio sui Campi Flegrei è la divisione fra rischio bradisismico e rischio vulcanico. Sono entrambi legatissimi ma finora erano stati predisposti piani solo per il rischio eruttivo, il più grave. Il bradisismo,  col sollevamento del suolo e i continui terremoti in una zona popolosissima, fortemente antropizzata, va preso in considerazione in quanto tale. E in quanto tale necessita di essere perimetrato con una sua zona rossa, anzi una «Zona di intervento ristretta»: quest'ultima sarà inserita nel decreto Campi Flegrei che sarà convertito in legge. Parliamo di oltre 5mila persone in 15mila edifici.

Lo conferma il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, nel corso dell'audizione alla Commissione Ambiente della Camera, quello in cui si discute anche di un possibile innalzamento dell'allerta da gialla ad arancione. Innalzamento di livello che però non è imminente e per nulla scontato, come confermato dalla Commissione Grandi Rischi e dallo stesso ministro nella serata di ieri.

Il ministro, esponente di Fratelli d'Italia ed ex presidente della Regione Siciliana, spiega: «Abbiamo già definito un perimetro della zona rossa ed oggi ne parlerò con i sindaci. Dopo aver definito il perimetro il governo passerà alla fase esecutiva che è quella di accertare la vulnerabilità del costruito all'interno della zona rossa».

Pensiamo di attivare un monitoraggio sulla zona rossa ai Campi Flegrei, ma non del rischio vulcanico, che c'è già, ma del rischio bradisismico, per la quale la comunità scientifica ha già definito un perimetro, del quale parlerò oggi pomeriggio con gli amministratori locali.

Una volta concordato il perimetro, il governo passerà ad accertare la vulnerabilità del costruito pubblico-privato all'interno di quella zona rossa. E così delimitiamo almeno il rischio per il bradisismo, il rischio vulcanico è noto da tempo.

Ovviamente non sfugge un elemento: in base a questo nuovo perimetro da zona rossa per il rischio bradisismico ai Campi Flegrei, saranno disegnati e assegnati stanziamenti economici per varie questioni, dalla preparazione alla possibile evacuazione preventiva di alcune aree, ai lavori di consolidamento di edilizia pubblica e privata sollecitata dai numerosi terremoti dell'ultimo periodo, alle opere di adeguamento, riadeguamento o creazione delle vie di fuga fino alle esercitazioni collettive e ai piani di comunicazione sul rischio nell'area ricadente nella caldera flegrea.

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