Una cappella del Cinquecento piena di affreschi scoperta nell’Archivio di Stato a Napoli
Napoli non smette mai di regalare sorprese, soprattutto dal punto di vista dei ritrovamenti di reperti di grande interesse archeologico e culturale. Dopo la tomba antica rinvenuta qualche settimana fa durante lavori alle condutture idriche in via Giustiniano a Fuorigrotta, è stata scoperta una cappella risalente al Cinquecento, piena di affreschi, durante lavori di ristrutturazione – che rientrano nel Grande Progetto Unesco – nel complesso benedettino dei Santi Severino e Sossio, che ospita l'Archivio di Stato di Napoli.
"È stata una vera scoperta, non si aveva notizia di questo ambiente. Ora le ricerche si focalizzeranno sugli aspetti iconografici per datare precisamente la sala affrescata" ha dichiarato Luigi La Rocca, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Napoli. Gli affreschi rinvenuti nella cappella rappresentano una deposizione al centro e due santi vescovi ai lati.
La cappella sarà visitabile dopo il restauro
"Una volta che il restauro sarà concluso apriremo l'accesso al complesso museale da vico Monte di pietà su San Biagio dei Librari così che tutti possano usufruire di questi spazi meravigliosi fatti da chioschi affrescati ma soprattutto da verde insolito all'interno del nucleo urbano del centro storico" ha invece dichiarato Candida Carrino, direttrice dell'Archivio di Stato.
Sulla straordinaria scoperta è intervenuto anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha dichiarato: "È una scoperta straordinaria nell'ambito di questo restauro del Grande Progetto Unesco sostenuto dal Comune. Una scoperta che ci mostra uno spaccato della Napoli aragonese ed è anche una nuova gemma per i tanti turisti che frequentano la nostra città".