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Una bomba della Seconda Guerra Mondiale trovata nel Casertano: gli artificieri la fanno esplodere

Sul Monte Tifata è stata ritrovata una bomba risalente alla Seconda guerra mondiale, gli artificieri sono intervenuti per spostarla in una cava dismessa e metterla in sicurezza.
A cura di Vincenzo Piccolo
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Sono state ore di allerta quelle passate nella provincia di Caserta, dopo che l'attenzione delle autorità è stata catturata dalla scoperta di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

Gli artificieri dell'Esercito Italiano del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Carabinieri Forestale di Caserta, si sono diretti al Bosco San Vito sul Monte Tifata luogo del ritrovamento della bomba. L'obiettivo era quello di rimuovere in sicurezza l'ordigno: una granata d'artiglieria da 88 mm di fabbricazione inglese ancora funzionante.

Grazie all'intervento degli artificieri è stato trasportato in una cava di calcare dismessa nel comune di Casagiove (Caserta), dove è stato fatto esplodere come previsto dai protocolli di sicurezza, minimizzando qualsiasi rischio.

Sul posto c'era anche un'ambulanza della Croce Rossa Italiana e il personale della Polizia Municipale del Comune di Casagiove hanno fornito supporto, assicurando che l'operazione si svolgesse senza incidenti. Questo episodio sottolinea l'importanza della collaborazione tra le forze armate, le forze dell'ordine e le organizzazioni di soccorso per affrontare i residuati bellici della Seconda Guerra Mondiale.

Il precedente: 26 bombe ritrovate a Lusciano

Sempre nel Casertano, nel Comune di Lusciano, 26 ordigni bellici risalenti all'ultimo conflitto mondiale sono stati disinnescati nel maggio dello scorso anno, sempre dal 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, con un'operazione coordinata dalla prefettura di Caserta. Anche quella volta l'operazione ha coinvolto le Forze dell'ordine, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile locale e i Vigili del Fuoco.

Prima dell'inizio delle operazioni di bonifica, l'area interessata fu circoscritta e messa in sicurezza dalle Forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei residenti. Successivamente, gli ordigni inesplosi furono consegnati agli artificieri e trasferiti in modo sicuro utilizzando mezzi speciali verso un luogo adatto per il brillamento.

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