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Un santuario greco-romano scoperto durante i lavori per l’Alta Velocità nel Sannio

Scoperto un santuario di epoca greco-romana a Ponte, in provincia di Benevento, durante i lavori per l’Alta Velocità. Recuperate anche statuine votive.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il santuario visto dall'alto
Il santuario visto dall'alto

Un enorme santuario di epoca greco-romana, con diversi oggetti votivi ancora intatti: è la scoperta rinvenuta a Ponte, in provincia di Benevento, durante i lavori per l'Alta Velocità Napoli-Bari. I reperti sono stati presentati presso la Sala Paleontologica del Centro Operativo di Benevento della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, in attesa che l'area del santuario diventi ora fruibile ai visitatori.

Alcuni dei reperti recuperati
Alcuni dei reperti recuperati

Un santuario che, con ogni probabilità, era dedicato alle divinità della guarigione e della fertilità della terra: una grande testimonianza storica di un'area dove si intrecciano i culti sanniti con quelli greci prima e romani poi. Tante le statuette recuperate, alcune con giovani donne devote, altre con uomini guerrieri. Recuperato anche un modello di tempietto in terracotta destinato ad accogliere le offerte, materiale votivo riferibile a parti anatomiche, reperti in ceramica e monete.

"È la prima mostra che inauguriamo per restituire alla fruizione la storia che i territori di questa nuova linea ci raccontano. Abbiamo pensato anche ad un pubblico di giovanissimi con pannelli dedicati a loro", ha detto Mariano Nuzzo, Soprintendente di Napoli Area Metropolitana e per le province di Caserta e Benevento, "le opere di realizzazione delle recenti infrastrutture che guardano al futuro diventano una opportunità per nuove scoperte storiche che arricchiscono la conoscenza e consolidano la cultura delle nuove generazioni. Organizzeremo altri momenti divulgativi, un lavoro da fare grazie alla cooperazione tra Istituzioni, con le altre Soprintendenze e con il Gruppo FS, sempre con l’importante collaborazione con il Ministero della Cultura".

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