Un robot in sala operatoria per ricostruire il ginocchio con una protesi: intervento alla Clinica Mediterranea di Napoli
In una nota la clinica Mediterranea di via Orazio a Napoli la definisce con un pizzico di ironia la nuova "collega" dei medici dell'Unità Operativa di Ortopedia. Si chiama Rosa Knee e non è una persona, bensì un robot di ultimissima generazione, che si differenzia da tutti gli altri sistemi computerizzati, partecipando attivamente alle procedure. Si tratta di un elemento grazie al quale è stata eseguita una complessa operazione di chirurgia robotica in protesi articolare al ginocchio, su una signora di 81 anni.
Il robot è prodotto dalla multinazionale statunitense Zimmer Biomet: è dotato fra le altre cose di una fotocamera e di localizzatori ottici posizionati sulla gamba del paziente in grado di costruire un un modello anatomico tridimensionale, capace di inquadrare in modo esatto la posizione del ginocchio nello spazio. Il dispositivo è costituito da due unità, posizionate rispettivamente su ciascun lato del tavolo operatorio: un’unità costituita da un braccio robotico compatto e e un’unità ottica entrambi con touchscreen.
Spiegano dalla clinica di Mergellina che Rosa Knee per la sua precisione può essere essere considerato un tecnico in più in sala operatoria:
Al momento dell’intervento e, in base al piano chirurgico, il sistema assiste il chirurgo nell'identificazione degli assi di allineamento di riferimento in base ai punti di repere anatomici, nella pianificazione del sito degli impianti protesici in base a tali assi di allineamento e alla geometria dell'impianto ortopedico, nel supporto nel bilanciamento dell’articolazione e infine nel posizionamento preciso della guida di taglio rispetto al sito di impianto ortopedico pianificato mediante l'utilizzo di un braccio robotico.
Giuseppe Santoro, specialista in Chirurgia Protesica Anca e Ginocchio alla Clinica Mediterranea, ha condotto l'intervento insieme ai colleghi medici Francesco Aquino Massimiliano Amato, Roberto De Filippis e Raffaele Verrazzo. E spiega:
La chirurgia ortopedica negli anni ha fatto passi da gigante. Quando poi parliamo di chirurgia robotica, ci si rende conto che il futuro è ora. Grazie all’ausilio di apparecchi del genere, il lavoro del chirurgo in termine di ottimale posizionamento di alcune protesi e, quindi, dei risultati clinici per la successiva performance del ginocchio, sono strabilianti. Dove l’occhio umano non può arrivare, il robot può. Infatti, nel corso dell’intervento funge da guida, accrescendo il controllo delle variabili e conducendo la procedura verso il miglior standard possibile.