Un manoscritto inedito di Giacomo Leopardi ritrovato nella Biblioteca Nazionale di Napoli
Un'opera inedita di Giacomo Leopardi è stata scoperta tra i tesori del Fondo Leopardiano custoditi all'interno della Biblioteca Nazionale di Napoli, che sorge a Palazzo Reale, nel cuore della città. Si tratta di un manoscritto, un "quadernetto", come detto inedito, composto quando il poeta aveva 16 anni, formato da quattro mezzi fogli, ripiegati nel mezzo in modo da ottenere otto facciate, recanti una lunga lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi, ciascuno dei quali è seguito da una serie di riferimenti numerici. Il manoscritto, denominato "Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane" è stato scoperto da Marcello Andria e Paola Zito e sarà presentato martedì 3 maggio nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli.
"L'inedito conferma l'importanza della raccolta leopardiana napoletana che si presenta sempre più completa, mettendo a disposizione degli studiosi un panorama integrale dell'opera di Giacomo Leopardi. Siamo di fronte ad uno scritto di Leopardi appena sedicenne, assiduo frequentatore della biblioteca paterna, che realizza un accurato e capillare spoglio dell'Opera omnia di Giuliano imperatore" si legge in una nota.
"Gli anni in cui il giovane Leopardi si accosta alla lettura di Giuliano – si legge ancora nella nota – rappresentano una tappa significativa nel percorso di rivalutazione della figura dell'Apostata, per lungo tempo offuscata dalla condanna pressoché unanime degli storici della fino alla metà del XVI secolo e riscoperta nel Settecento ad opera soprattutto degli illuministi (Montesquieu, Diderot, Voltaire) ma accolta in Italia, fra attestazioni di stima e dichiarata ostilità".