Un carabiniere preso a pugni e uno investito durante la festa per lo scudetto a Napoli
La grande festa per la vittoria del terzo scudetto, esplosa nella serata di ieri a Napoli subito dopo il fischio finale della partita contro l'Udinese che ha regalato la certezza matematica agli azzurri, è stata funestata da diversi episodi di violenza. Il più grave sicuramente nella zona della Stazione Centrale, dove un giovane di 26 anni, Vincenzo Costanzo, è stato ucciso a colpi di pistola; altre tre persone sono rimaste invece ferite e non si esclude possano essere state colpite nello stesso luogo. Vittime della violenza, però, anche i carabinieri: due militari dell'Arma sono rimasti feriti in due distinti episodi occorsi durante i festeggiamenti.
Nella tarda serata di ieri, in piazza Garibaldi, i carabinieri hanno arrestato un uomo per violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e possesso di armi. L'uomo era armato di pistola, poi rivelatasi a salve: quando i militari dell'Arma gli hanno intimato di abbassare l'arma, l'uomo ha colpito ha pugni in faccia uno dei carabinieri. Arrestato, è stato portato in camera di sicurezza, in attesa di giudizio.
E ancora, in via Bracco, nel cuore di Napoli, un giovane è stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale dopo aver investito un carabiniere. Il giovane, in compagnia di un amico, era in sella a uno scooter quando ha notato un posto di blocco dei carabinieri e ha invertito improvvisamente il senso di marcia, investendo uno dei militari: sia il centauro che il carabiniere hanno riportato ferite giudicate guaribili in 5 giorni.