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Covid 19

Un aerosol per combattere Covid e varianti: la scoperta al Ceinge di Napoli

Secondo i ricercatori del Ceinge, il laboratorio di Biotecnologie avanzate dell’Università Federico II di Napoli, i polifosfati a catena lunga, nebulizzati con l’aerosol, sono efficaci nel contrastare i sintomi provocati dal Coronavirus e dalle sue varianti. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista specializzata Science Signaling.
A cura di Valerio Papadia
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I polifosfati (PolyPs) a catena lunga, nebulizzati con l'aerosol, possono aiutare a contrastare gli effetti e i sintomi della Covid-19 e delle sue varianti: è quanto scoperto da una ricerca del Ceinge, il laboratorio di Biotecnologie avanzate dell'Università di Napoli Federico II, e pubblicato sulla rivista specializzata Science Signaling. Lo studio – che si è avvalso anche della collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e dell'Università La Sapienza di Roma – è stato condotto dai ricercatori del Ceinge guidati da Massimo Zollo, genetista del Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche della Federico II, nonché coordinatore della task force Covid-19 del laboratorio. Perché si possa utilizzare come terapia vera e propria contro il Coronavirus, la soluzione aerosol – già pronta, grazie anche alla collaborazione di un'azienda farmaceutica coreana – dovrà essere validata per uso umano.

"I PolyPs sono molecole non tossiche con una sostanziale attività anti Sars-Cov-2. Abbiamo scoperto che sono già efficaci attraverso la nebulizzazione con aerosol. Questa capacità è stata “misurata” in cellule umane in vitro in laboratori BLS3 dopo 72 ore di infezione con la variante Inglese, il cui ingresso e replicazione nelle cellule umane hanno subito una inibizione fino al 99%. Inoltre, l’efficacia anti-virale dei PolyPs è indipendente dalle varianti di Sars-Cov-2″ ha spiegato Massimo Zollo.

Pietro Forestieri, presidente del Ceinge, ha invece sottolineato: "Parliamo di una importante scoperta, che sta avendo anche una vasta eco mondiale. Ci auguriamo che al più presto siano autorizzati e compiuti gli studi clinici sull’uomo. Se venissero confermate le caratteristiche suddette (inibizione dell’ingresso e della replicazione del virus, azione sulla ‘tempesta citochinica') ci troveremmo di fronte ad un farmaco/non farmaco, di grandissima efficacia, di assoluta sicurezza, di facile accessibilità e somministrazione".

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