Alla partita con le spranghe forzano un posto di blocco: bloccati 4 ultras del Napoli a Genova
Quattro ultras del Napoli hanno forzato un posto di blocco della Polizia nei pressi del casello Genova Nervi, poco prima del match tra Sampdoria-Napoli in programma alle 18 allo stadio Galileo Ferraris del quartiere Marassi. Fermati subito dopo dalle forze dell'ordine, nel portabagagli dell'automobile sono state ritrovate tre spranghe di ferro: un denunciato a piede libero dalla Questura genovese, che contestualmente aveva anche identificato circa un'ottantina di tifosi del Napoli nei pressi di Genova Est e "riaccompagnati". Questa la cronaca ligure di un pomeriggio extra-calcistico che ha visto protagonisti diversi ultras del Napoli, come ricostruito da Fanpage.it attraverso fonti di polizia.
Tre spranghe nel portabagagli: un denunciato
Dopo gli scontri avvenuti nei pressi dell'area di servizio di Badia al Pino, in provincia di Arezzo, tra ultras del Napoli e della Roma, l'attenzione si è infatti spostata verso la Liguria, dove alle 18 era previsto il match di Genova. Attorno alle 17, come spiegato dalla Questura di Genova a Fanpage.it, un'automobile targata Napoli ha provato a forzare un posto di blocco di polizia nei pressi del casello di Genova Nervi: bloccati dopo poche centinaia di metri, nel bagagliaio sono state ritrovate dagli agenti tre spranghe di ferro, forse usate proprio per gli scontri di poco prima nell'aretino, dove ultras del Napoli in viaggio verso Genova e quelli della Roma in viaggio verso Milano, si erano "incrociati". Uno dei quattro a bordo ha rivendicato il possesso di quelle spranghe, ed è stato così denunciato per porto abusivo di armi e porto di oggetti atti ad offendere. Ma ora per tutti e quattro potrebbe scattare il Daspo: hanno tutti un'età molto giovane, tra i 27 ed i 21 anni.
Per altri 80 è scattata l'identificazione e il rientro forzato a casa
Un'altra ottantina di ultras del Napoli, invece, è stata fermata a Genova Est per controlli: erano a bordo di nove pulmini e sono stati tutti identificati prima di essere "riaccompagnati" verso il capoluogo campano. C'è il sospetto che possano aver preso parte all'agguato nel territorio di Arezzo contro gli ultras della Roma, ma al momento per loro è scattata solo l'identificazione e il rientro forzato verso Napoli, in attesa che le indagini proseguano e chiariscono se abbiano davvero preso parte, e in che misura, agli scontri dell'area di servizio Badia al Pino. Solo a quel punto scatterà, per gli eventuali responsabili, una denuncia vera a propria.