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È morto Raffaele Cutolo

L’avvocato di Cutolo: “Ultima istanza di scarcerazione il giorno prima della morte. Pesava 40 chili”

L’avvocato di Raffaele Cutolo racconta a Fanpage.it di aver presentato l’ultima istanza di scarcerazione il giorno prima della morte del fondatore di NCO. Cutolo era arrivato a pesare 40 chili. Da diversi mesi la famiglia aveva deciso di non presentare più istanze alla magistratura. “So che lunedì c’era stato un aggravamento e ci fu detto che aveva avuto problemi respiratori legati a una polmonite non da Covid”
A cura di Gaia Martignetti
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"Io l'ultima istanza l'ho fatta ieri mattina, pensi un po'. Siccome lunedì pomeriggio ebbi quelle notizie dall'ospedale ho fatto l'ultima istanza ieri mattina (martedì ndr) di scarcerazione, che evidentemente il magistrato non ha avuto il tempo di valutare o potrei dire di rigettare". Gaetano Aufiero è l'avvocato di Raffaele Cutolo, boss della camorra, fondatore di NCO che è morto, nel reparto detentivo del carcere di Parma a 79 anni. Fino all'ultimo giorno è stato sottoposto al regime del 41bis e come racconta il suo avvocato, è arrivato a pesare 40 chili. La notizia della morte è arrivata alla famiglia e all'avvocato del "Professore" di Ottaviano nella serata del 17 febbraio.

"Credo, io l'ho visto ad agosto, non pesasse più di 40 chili la moglie mi ha detto anche di meno e quindi può immaginare tutto questo che problemi provochi. La causa precisa della morte non mi è stata riferita perché io non ho parlato con i medici ma con un assistente di Polizia Penitenziaria del carcere che mi ha chiamato. ". Negli ultimi giorni questo problema di setticemia al cavo orale quindi era stato trasferito dal reparto detenuti a un reparto ordinario dove era in choc settico. Quindi con problemi molto, molto gravi quindi già lunedì ci era stato detto che la situazione era estremamente compromessa".

Dopo l'ultimo respingimento dell'istanza di scarcerazione l'avvocato Aufiero aveva smesso, di concerto con la famiglia di Cutolo, di presentare ulteriori carteggi al magistrato. Fino al giorno prima della morte del "Professore", quando la moglie aveva ottenuto un colloquio straordinario. Colloquio che non c'è mai stato, perché il fondatore di NCO è morto prima che la moglie potesse partire per Parma, dov'era detenuto. Ora probabilmente la famiglia organizzerà il trasporto della salma, quando sarà possibile per un funerale, ipotizza l'avvocato Aufiero, in forma strettamente privata.

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