Ugo Russo e Luigi Caiafa, ordinanza del Comune: “I murales vanno rimossi, ma per Ugo si può rifare”
“I due murales in ricordo di Ugo Russo e Luigi Caiafa, i due minorenni uccisi nel corso di tentativi di rapina, sono abusivi e vanno rimossi”. Il Comune di Napoli anticipa la firma due ordinanze di diffida per i condomini dei Quartieri Spagnoli e in via dei Tribunali, dove sono stati dipinti i volti dei due ragazzi morti nel 2020, il primo a seguito dei colpi della pistola di un carabiniere in borghese, vittima del tentativo di rapina, il secondo di quelli di un poliziotto intervenuto per cercare di sventare un'altra rapina. “Ma il murale dedicato a Ugo Russo – precisa il Comune – che i familiari ritengono non celebrativo, potrà essere rifatto con le dovute autorizzazioni”. È questa la decisione di Palazzo San Giacomo, che in una nota firmata dal vicesindaco Carmine Piscopo e dagli assessori Alessandra Clemente (Sicurezza e Giovani) e Luigi Felaco (Verde e Beni confiscati), anticipa che “Gli uffici del Comune di Napoli, a seguito di accurata istruttoria, stanno lavorando a due ordinanze per chiedere il ripristino dello stato dei luoghi ai condomini privati, non essendo di proprietà comunale i muri dove insistono i due murales”.
Luigi Caiafa, sequestrato l’altare abusivo
“Per ciò che attiene la rappresentazione del volto di Luigi Caiafa – scrive il Comune – la polizia locale è intervenuta in via Sedil Capuano, sequestrando un altare marmoreo, completamente abusivo, che era stato realizzato su pubblica strada in memoria del defunto. Con l'avallo di tutte le istituzioni preposte, siamo sicuri che anche l'opera muraria non autorizzata, di natura celebrativa, sarà rimossa, scaduti i termini della diffida al condominio privato”. Luigi Caiafa è il ragazzo di 17 anni ucciso da un poliziotto durante una rapina la notte dello scorso 4 ottobre, tra via Duomo e via Marina, nel centro di Napoli.
“Ugo Russo, via il murale abusivo, ok a quello legale”
“Per il murale raffigurante Ugo Russo – aggiunge il Municipio – il comitato promotore e i familiari continuano ad asserire a gran voce che l’opera al momento realizzata non vuole avere finalità celebrative, né essere portatrice di messaggi di illegalità. È necessario quindi che l'opera evolva in un nuovo murale che non si presti a interpretazioni sbagliate. Lo faremo insieme alle associazioni, comitati interessati, comunità educante. Oltre alla rimozione dell'opera, mai autorizzata, ci convince l'idea di un nuovo murale dotato di tutte le autorizzazioni del caso, affinché i valori della legalità e della giustizia siano sempre più patrimonio condiviso, non solo delle istituzioni, ma di tutta la società, dei giovanissimi che vanno strappati alla criminalità e alla povertà educativa e che attraversano tutti i giorni quella e altre piazze”. Il 15enne Ugo Russo, originario di vico Paradiso, è morto il 29 febbraio scorso, ucciso nella zona di Santa Lucia da un carabiniere in borghese, di 23 anni, che ha reagito alla tentata rapina.
“Tocca anche alle istituzioni – concludono Piscopo, Clemente e Felaco – accompagnare i più fragili e scongiurare devianze. L'intento, al termine del percorso, è quello di avere una nuova opera che possa rappresentare il diritto ad una vita migliore delle tante bambine e dei tanti ragazzi di questa città. Che l'infanzia, l'educazione e la giustizia siano al centro della costruzione di una nuova opera di creatività urbana. Come amministrazione cittadina, vogliamo "dipingere", insieme ai territori, al Prefetto e alle istituzioni coinvolte una pagina diversa. È difficile, ma è l'unica strada che abbiamo”.