Ucraina, De Luca: “Ok alla ricerca sul nucleare, all’Italia serve autonomia energetica”
“La guerra in Ucraina rischia di avere pesanti ricadute per il gas in Italia. Dobbiamo proporci come obiettivo ineludibile per un grande Paese l'autonomia energetica. Non possiamo essere ricattabili da tutti perché per il 95% dipendiamo da altri Paesi. Non dico che dobbiamo fare le centrali domani mattina, ma intanto dobbiamo continuare nella ricerca anche nucleare, perché c'è un nucleare di ultima generazione che è completamente diverso. Se vogliamo avere dignità e autonomia dobbiamo cominciare dall'autonomia energetica”. Ne è convinto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che stamattina è intervenuto sulla questione della guerra tra Russia e Ucraina.
De Luca: “Abbiamo le centrali a 200 km, qui ci siamo divertiti”
“Siamo un Paese che si è divertito nei decenni scorsi – ha incalzato il governatore – che ha pensato di essere più furbo degli altri Paesi. In Italia non si doveva fare niente, né Tav, né Tap, né estrazione del gas, niente di niente. Abbiamo avuto quasi la convinzione che si potesse vivere allegramente senza pagare alcun prezzo. Il risultato è questo. Intorno all'Italia abbiamo centrali nucleari a 200 km, la Francia con le centrali nucleari ha il 95% di autonomia energetica. Quindi noi ci prendiamo i pericoli senza prenderci i benefici. Non dobbiamo fare le centrali domani mattina, ma intanto dobbiamo continuare nella ricerca anche nucleare perché c'è un nucleare di ultima generazione che è completamente diverso”.
“La Russia mantenga gli impegni sulle forniture”
De Luca è preoccupato per le conseguenze che la guerra in Ucraina potrebbero avere anche sull'Italia, in particolare per le forniture di materie prime. Il governatore prevede “pesanti ricadute”.
“Mi auguro che la Russia mantenga fede all'impegno assunto da Putin – aggiunge – cioè di non interrompere le forniture energetiche. Se questo dovesse avvenire, credo che dovremmo pretendere che il problema delle forniture di gas all'Italia sia affrontato in sede comunitaria e con gli Usa. Se ci dev'essere solidarietà, ci dev'essere solidarietà anche nelle forniture energetiche. Nessuno può immaginare che l'Italia vada avanti chiudendo il suo apparato produttivo, questo non può chiederlo nessuno all'Italia”.
“Urgente azione diplomatica per cessate il fuoco”
Il governatore ha espresso piena solidarietà al popolo ucraino, poi ha lanciato un appello a “lavorare perché ci sia un cessate il fuoco – conclude De Luca – Questa mattina le immagini che avevamo riguardavano le strutture militari e la copertura aerea dell'Ucraina, le immagini che arrivano adesso riguardano i bombardamenti sulle città. Questo è intollerabile, la popolazione civile deve essere tenuta fuori dalle guerre e dai bombardamenti. È una questione di civiltà rispetto alla quale dobbiamo pretendere che la Russia si fermi. A Putin bisogna chiedere moderazione. Poi affrontiamo in maniera seria il problema della sicurezza anche della Russia. Non comprendo questa insistenza ad avere l'estensione della Nato in Ucraina e ai confini della Russia. Nel 1963 gli Usa con Kennedy, quando i russi hanno messo i missili a Cuba, hanno fatto la quarantena e hanno bloccato l'isola, giustamente, perché non puoi mettere i missili nucleari alle porte degli Stati Uniti d'America. Dovremmo tener conto anche di questa esigenza di sicurezza”.